Se la maggioranza del Comune di Amantea obbedisce a ordini di partito e non alla coscienza sui fatti, risparmi le finzioni formali e agisca a viso scoperto. Respingiamo, con i suddetti colleghi parlamentari, il tentativo della maggioranza di cacciare dall’opposizione la consigliera 5stelle Francesca Sicoli, con l’improprio utilizzo delle norme sull’incompatibilità degli eletti. Nello specifico il sindaco Mario Pizzino e i suoi stanno facendo leva su una lite pendente creata ad arte dal predecessore Monica Sabatino, la cui giunta deliberò l’avvio di un’azione per risarcimento pure contro Sicoli, all’epoca soltanto presente a una normalissima richiesta di spiegazioni avanzata da portavoce M5s sull’effettivo ruolo di suo padre, Giuseppe Sabatino, nella gestione del municipio. Non consentiremo questa forzatura della maggioranza Pizzino-La Rupa, che sa, e come, che quell’azione legale fu temeraria e a scopo politico, del tutto estranea alla tutela dell’immagine del Comune, allora asserita apoditticamente. Pizzino e gli altri compagni di ventura della deputata Enza Bruno Bossio ne risponderanno ai cittadini di Amantea, agli organi competenti, intanto al Ministero dell’Interno, e agli elettori che hanno scelto Sicoli, in città la più votata. Il Movimento 5stelle proseguirà la sua battaglia di legalità e verità ad Amantea, senza lasciarsi intimorire dai riferiti abusi, che mirano a silenziarne i portavoce.
Amantea: Difendiamo la consigliera Sicoli da un abuso chiarissimo.
Con i colleghi parlamentari M5S Laura Ferrara, Federica Dieni, Nicola Morra, Luigi Gaetti e Paolo Parentela abbiamo assunto una posizione netta contro il sindaco di Amantea (Cs), la sua giunta e i suoi referenti politici. Vogliono buttare fuori dal Consiglio comunale di lì la nostra Francesca Sicoli, con una forzatura senza precedenti.