Sui giornali di oggi, un sondaggio regionale ci dà in forte crescita, mentre in calo sarebbero i grandi partiti. I sondaggi sono sempre di parte, ma noi siamo accolti ovunque con calore, interesse e attenzione. Da qui in avanti, perciò, occorre che tutti compiamo delle piccole iniziative: condividendo i contenuti sulle bacheche Facebook, convincendo gli indecisi e quanti ancora non sanno per chi votare.
di Dalila NESCI
Ovunque siamo accolti con calore, interesse e attenzione. Da Reggio Calabria a Crotone, da Vibo Valentia a Cosenza, da Catanzaro all’alto Ionio. I calabresi riconoscono che con noi ci sono altri cittadini onesti. Abbiamo la stessa rabbia, la stessa voglia di cambiamento, lo stesso bisogno di pulizia, trasparenza e partecipazione.
Sui giornali di oggi, un sondaggio regionale ci dà in forte crescita, mentre in calo sarebbero i grandi partiti. Questi non hanno dato prova di buona amministrazione, di presenza sul territorio e di rinuncia ai privilegi politici. Intanto, non hanno voluto la riduzione delle indennità né hanno rifiutato i rimborsi elettorali.
I sondaggi sono sempre di parte. Ci riempiono invece di entusiasmo l’affetto e la speranza che nelle piazze calabresi suscitano i nostri sforzi di cittadini comuni. Perciò, siamo stimolati a fare ancora meglio: a prestare più ascolto alla delusione collettiva, alle ingiustizie subite, alle necessità di ogni giorno. Andiamo avanti con la nostra proposta: fuori le mele marce dal parlamento, energie pulite, mobilità sostenibile, rifiuti zero, abolizione della precarietà, difesa della scuola e della sanità pubblica. Basta, poi, con le tasse disumane e con i giochi delle banche; nessuna alleanza, nessun inciucio, nessun legame con la casta.
Siamo convinti che avremo i voti per rappresentare al meglio la Calabria, che, dopo le elezioni del 24 e 25 febbraio, sarà Cinque Stelle.
Le liste del Movimento, che riattiva le persone stanche, oppresse, a lungo sfruttate, sono una scommessa fortissima nella nostra terra, dominata dalle logiche della menzogna, del ricatto e della spartizione. Possiamo liberarcene per sempre: partecipando, informandoci, scegliendo in autonomia la strada migliore.
Da qui in avanti, occorre che tutti compiamo delle piccole iniziative: condividendo i contenuti sulle bacheche Facebook, convincendo gli indecisi e quanti ancora non sanno per chi votare.
La nostra correttezza, l’assenza di protagonismi, la distanza dal rumore, dalle finzioni televisive e dai veleni della politica è sotto gli occhi di tutti.
Anche in Calabria si sta formando la consapevolezza del futuro, la coscienza della dignità individuale, il dovere di fermare l’emigrazione, provocata dall’incapacità progettuale, dal clientelismo e dalla ‘ndrangheta.
Proseguiamo i nostri incontri rivolgendoci alla Calabria sana, bella e combattiva. Non saremo mai portatori di interessi di parte, ma daremo voce a chi è stato obbligato al silenzio, scaricato dai mangioni della politica, impoverito da un sistema di opportunismo e complicità.