Nel Pd ci sarebbe un patto di potere per orientare verso il sì il voto degli elettori calabresi al referendum del 4 dicembre. Con il collega Paolo Parentela lo abbiamo denunciato in un esposto alla Procura di Catanzaro. L’accordo tra il sottosegretario Luca Lotti e il governatore della Calabria, Mario Oliverio, prevederebbe il sostegno elettorale alla riforma costituzionale da parte delle truppe di partito, in cambio dell’allontanamento dei commissari Massimo Scura e Andrea Urbani dalla gestione della sanità calabrese.
di Dalila NESCI
I fatti raccontati dal “Corriere della Calabria” non sono stati smentiti dagli interessati. Al contrario, il Pd regionale ha diramato un comunicato stampa contenente attacchi politici all’intera rappresentanza parlamentare del Movimento 5 stelle in Calabria, privi di ogni argomentazione ma utili a distrarre l’opinione pubblica dalla questione di fondo, e cioè l’accordo politico-elettorale descritto nell’articolo menzionato. Gli eventuali allontanamento e sostituzione dei commissari per il rientro avrebbero un profondo impatto emotivo e suggestivo sul corpo elettorale. Giova ricordare, poi, che il governo ha nominato contro legge i commissari, come argomentato nell’interpellanza n. 2/01172. Ancora, va evidenziato che il governo non ha mai inteso rimuovere i commissari, neppure innanzi a questioni molto dedicate, come ad esempio l’adozione del Dca n. 21/2016, con il quale è stata arbitrariamente revocata in blocco la procedura di verifica dei requisiti di legge della Cardiochirurgia del policlinico universitario di Catanzaro, e del Dca n. 81/2016, che ha espropriato la giunta e il consiglio regionale della Calabria di loro prerogative esclusive. Dunque l’accordo in oggetto presenta elementi di evidente ed estrema gravità, da approfondire in sede penale.