Il Movimento cinque stelle difende i giovani disoccupati calabresi, i più penalizzati da un sistema voluto dal capitalismo finanziario, di cui Renzi e Oliverio sono servitori.
di Dalila NESCI
Sugli intoppi del Programma Stage(s) 2008 che rischiano di penalizzare i 145 candidati a lavorare per 18 mesi in Calabria, con il collega b abbiamo interrogato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, per sapere “se sia confermata, per i giovani in attesa, la possibilità di iniziare in ogni caso il programma” e “quali urgenti iniziative di competenza intenda assumere per accelerare il completamento degli adempimenti burocratici affinché gli interessati comincino al più presto a lavorare”.
La vicenda conferma la perdurante incapacità dell’amministrazione calabrese di gestire programmi legati a risorse dell’Unione europea, di ridurre in modo significativo la disoccupazione e la difficoltà sociale, nonché di alimentare economie e sviluppo nel territorio; come ha più volte ricordato anche Laura Ferrara, parlamentare europea del Movimento 5 stelle.
In Calabria bisogna sconfiggere la sufficienza, l’approssimazione e la sciatteria che non di rado caratterizzano vari uffici regionali, evidentemente molto poco controllati dalla politica che governa.
Centrodestra e centrosinistra hanno mostrato pari capacità di ritardo, improvvisazione e inefficacia nell’amministrazione regionale; spesso a discapito dei giovani, i più penalizzati per mancanza di opportunità, per una riforma delle pensioni tutta sballata e per la precarietà imposta da un capitalismo finanziario disumano, che usa il Pd come strumento del proprio dominio.
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