Oggi sono intervenuta sul concorso da primario a Reggio Calabria, per cui va subito modificato l’avviso pubblico. Ecco il perchè.
di Dalila NESCI
Va modificato l’avviso pubblico per il conferimento dell’incarico di primario della cardiochirurgia di Reggio Calabria. È inammissibile la distribuzione dei punti assegnabili per il curriculum e il colloquio, rispettivamente 40 e 60, che privilegia la discrezionalità della commissione a discapito dell’effettiva professionalità dei candidati.
In proposito ha presentato un’interrogazione rivolta ai ministri della Salute e dell’Economia, chiedendo urgenti iniziative per garantire che il primario della cardiochirurgia di Reggio Calabria sia individuato con i migliori criteri oggettivi meritocratici e di trasparenza.
Nell’interrogazione è ripercorsa la storia del reparto, mai attivato dal 2012, nonostante un danno erariale da 40 milioni e il perdurante esborso a vuoto di 152.000 euro al mese per le attrezzature in leasing.
Abbiamo già presentato due esposti sulla mancata apertura della cardiochirurgia reggina, vicenda in cui si intrecciano possibili interessi personali, la brama di potere dell’Università di Catanzaro, il silenzio tombale del governatore Mario Oliverio e della finta opposizione in consiglio regionale, l’indebita ingerenza del commissario e sub-commissario alla sanità, nominati illegittimamente dal Consiglio dei ministri, oltre alla pavidità del vertice dell’azienda ospedaliera reggina.
Nell’immobilismo del governo, la magistratura ordinaria e contabile impediscano ulteriori ritardi. Purtroppo, finora si registrano soltanto assurdità amministrative, per cui risulta complicatissimo fare un concorso normale, con criteri normali e in tempi normali.
Gli attuali punteggi assegnabili ricalcano pedissequamente quelli dell’analogo avviso indetto in primavera dall’ospedale Niguarda di Milano, altrettanto sbagliati. Ci auguriamo che i nostri moniti non vengano ancora colpevolmente ignorati.
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