Oggi ho presentato un’interrogazione parlamentare rivolta ai ministri della Salute e dell’Economia, riguardo alla vicenda della signora cui all’ospedale di Cosenza è stata amputata una gamba, nonostante le fosse stata diagnosticata una frattura del perone. È necessario che anche la politica intervenga assicurando i livelli essenziali di assistenza nell’Ortopedia della provincia di Cosenza e più in generale in Calabria.
di Dalila NESCI
“Quali iniziative di competenza intendano assumere per assicurare i livelli essenziali di assistenza nell’Ortopedia della provincia di Cosenza e più in generale in Calabria“. Questa è la richiesta che oggi ho avanzato, in un’interrogazione parlamentare rivolta ai ministri della Salute, Beatrice Lorenzin, e dell’Economia, Pier Carlo Padoan, in merito alla vicenda della signora cui all’ospedale di Cosenza è stata amputata una gamba, nonostante le fosse stata diagnosticata una frattura del perone.
La vicenda, raccontata dai giornali di oggi, ha dell’incredibile: la signora è caduta davanti la scuola dell’infanzia frequentata da uno dei suoi due figli. All’ospedale le avevano diagnosticato una frattura. Ma da lì è cominciato un calvario inverosimile che si è concluso con l’amputazione della gamba sinistra. Sull’accaduto vanno chiariti immediatamente i fatti, mentre la politica deve interrogarsi sulle reali condizioni operative nei reparti.
Sempre più frequentemente infatti in Calabria negli ospedali ne succedono di brutte, anche a causa dei continui tagli cui l’Europa delle banche ci ha condannato, col consenso servile del governo di Matteo Renzi.
Il governo deve invece attivarsi con estrema urgenza per verificare i livelli dei reparti ortopedici in Calabria e avviare gli interventi urgenti e necessari per garantire il diritto alla salute.