Mario Oliverio pensi ai suoi giganteschi errori e orrori sulla sanità e alla mancanza di coraggio politico che dimostra ogni giorno, piuttosto che lanciare polemiche inutili contro M5S. Lui è il responsabile del direttore generale della sanità, in gravissimo ritardo sul piano di rientro, ma preferisce girare i pollici, tagliare nastri, stare zitto e tremare di paura.
di Dalila NESCI
Il Lupo silano è infatti diventato una pecorella belante, incapace di reagire al governo Renzi, a partire dalla sanità. A forza di tremare per la paura, Oliverio ha perduto anche la memoria, dimenticando che noi denunciammo il governo per la mancata nomina a commissario alla sanità, mentre nel Pd calabrese stappavano lo champagne.
È da un anno che Oliverio non fa nulla, salvo comunicati e tagli di nastri. Non ha ricuperato un centesimo dei milioni che l’Università ha preso illegittimamente dalla Regione, che continua a foraggiarla al di fuori delle regole. Se 5 stelle glielo ricorda, fa populismo? Vogliamo dimenticare lo scandalo delle nomine illegittime di Gioffrè e Pingitore, per cui il governatore non ha disposto alcuna revoca dell’incarico, nonostante le nostre richieste?
Esattamente come Scopelliti, Oliverio ha nominato dirigenti incapaci di riportare ordine in sanità, a cominciare dal vertice del dipartimento regionale, Riccardo Fatarella, che sta avallando gli abusi della struttura commissariale, come dimostra la firma del decreto sull’assegnazione dei nuovi budget sanitari, atto che proprio Oliverio definì clientelare.
I dirigenti scelti da Oliverio, che sembrano rispondere più a Scura e Urbani, non riescono a gestire un dipartimento in grave e colpevole ritardo sull’attuazione del piano di rientro.