Questa è in assoluto una delle azioni più importanti che abbiamo intrapreso in tema di sanità in Calabria.
di Dalila NESCI
Con un esposto alle procure calabresi e alla Procura di Roma, ho posto il problema della tutela della salute negli ospedali, con l’entrata in vigore della nuova direttiva sui riposi obbligatori nei turni di lavoro. Al di là del piano di rientro adesso è d’obbligo assumere immediatamente personale negli ospedali, in quanto la direttiva europea in questione obbliga a porre fine a turni e condizioni massacranti che hanno finora caratterizzato la sanità pubblica, in ragione dei continui tagli di spesa e della preminenza, giuridicamente arbitraria, di fatto accordata all’equilibrio e al pareggio dei bilanci delle pubbliche amministrazioni rispetto alla tutela del diritto alla salute.
Ho lanciato l’allarme, perché allo stato attuale, fra blocchi del turn over e riduzione del personale della sanità, sarà impossibile osservare la riferita normativa.
Chiedendo alla magistratura “l’accertamento dei fatti, dello stato della dotazione sanitaria delle strutture pubbliche della Calabria e delle eventuali responsabilità penali riferibili a eventuali condotte omissive”, ho evidenziato nell’esposto che “l’articolo 32 della Costituzione è senz’altro preminente rispetto agli articoli 81 e 97 sul pareggio di bilancio, che assecondano, con propria illegittimità costituzionale, volontà di organismi non elettivi connesse al sistema dell’euro”.
“Appare utile evidenziare – ho precisato nell’esposto – che per l’art. 1 della Costituzione la moneta non può, come finora sta invece avvenendo, essere di proprietà della Bce, che la presta allo Stato, il quale s’indebita per restituirla al valore nominale, tagliando i servizi pubblici essenziali e riducendo a nulla i diritti fondamentali come il diritto alla salute di cui all’art. 32 della Costituzione”.