Il commissario per il piano di Rientro non può essere il governatore della Regione.
di Dalila NESCI
Un concetto logico, quasi naturale. Eppure oggi non applicato. Ecco perchè, dopo aver depositato un’interrogazione a riguardo con Paolo Parentela, ho presentato uno specifico emendamento insieme ai colleghi Cinque Stelle.
Il Movimento Cinque Stelle è stato il solo ad intervenire su questa grave distorsione del sistema, come insegna la vicenda di Giuseppe Scopelliti, il quale ha creato danni enormi nella veste di governatore e commissario per il Rientro.
Le due vesti devono essere totalmente distinte perché questo è l’unico modo per garantire una riorganizzazione sanitaria in Calabria che assicuri a tutti il diritto alla salute. La politica deve stare lontana dalla gestione del debito sanitario. Troppi interessi e abusi, dalle nomine ai favori alle cliniche private, ci sono stati per causa degli intrecci tra governo regionale e gestione commissariale.
Vedremo se Ferro, Oliverio e D’Ascola si pronunceranno con la nostra stessa franchezza su questo tema essenziale.