STOP #MES CON ALLEANZA TRASVERSALE IN PARLAMENTO. PER AFFRONTARE #CORONAVIRUS POTERI STRAORDINARI ALLA #BCE: SE NON DIVENTA PRESTATORE DI ULTIMA ISTANZA SALTA #UE

In un’ora così grave per il nostro Paese e per l’intera Europa – proprio quando ci aspetteremmo aiuto e solidarietà dai nostri fratelli europei – sembra invece che sia in arrivo un fendente inatteso alla nostra #Democrazia.

Da fonti giornalistiche apprendiamo, infatti, che sarebbe stata anticipata alla riunione dell’Eurogruppo del 16 marzo l’approvazione definitiva della riforma del Meccanismo Europeo di Stabilità (#MES) – organo formato da tecnocrati e collocato al di fuori dell’ordinamento UE – che potrebbe introdurre, tra l’altro, la precondizionalità della ristrutturazione del debito. Quello che il Prof. Giampaolo Galli – vicedirettore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani dell’Università Cattolica – ha definito in sede di audizione alla Commissione Bilancio “un colpo di pistola a sangue freddo alla tempia dei risparmiatori italiani”.

Utilizziamo ancora il condizionale perché, lo ricordiamo, le riunioni dell’Eurogruppo sono di carattere confidenziale e sebbene in quei consessi vengano adottate decisioni politiche di enorme impatto per milioni di cittadini europei, non è possibile accedere ai loro verbali.
Un “muro di opacità” a cui in troppi ancora si adeguano, come ha notato di recente Yanis Varoufakis, ex ministro delle Finanze ellenico, nel tentativo di rendere pubbliche le registrazioni delle sedute dell’Eurogruppo.

Mi unisco pertanto alle serie preoccupazioni di molti colleghi parlamentari tra cui Stefano Fassina e Alberto Bagnai – con cui, peraltro, abbiamo avuto modo di dibattere sulla questione durante il XXI Incontro di Parole Guerriere Incontri Evoluzionari del febbraio scorso – circa l’improvvisa accelerazione sulla revisione del cosiddetto Fondo Salva Stati e conveniamo che sarebbe un segno di correttezza istituzionale adottare una moratoria nelle sedi europee, finché non sia possibile tornare ad una piena operatività parlamentare.

La priorità dovrebbe essere quella di DARE SUBITO ALLA #BCE POTERI STRAORDINARI PER FARLA DIVENTARE PRESTATORE DI ULTIMA ISTANZA per salvare -senza condizioni- gli Stati in crisi di liquidità e a rischio default.
Serve infatti iniettare la liquidità necessaria per implementare il Sistema Sanitario e, ancor più in generale, contrastare la congiuntura economica che sembra davvero volgere al peggio.
E’ il momento di riformare la BCE e le altre Istituzione europee, penso in primis a dare potestà d’iniziativa legislativa al Parlamento UE. L’Italia può capeggiare in Europa questa spinta politica trasversale riformatrice. IN CASO CONTRARIO SAREMO COSTRETTI, A LIVELLO NAZIONALE, A PRENDERE CONTROMISURE ALTRETTANTO STRAORDINARIE.

Ciò detto, tengo a precisare che qualsivoglia decisione dovesse prendere l’Eurogruppo, anche se dovesse ignorare la risoluzione del dicembre scorso, l’ultima parola sulla riforma del #MES spetterà al nostro #Parlamento.
Si tratta infatti di una modifica ad un trattato internazionale e, come recita l’art. 80 della nostra Costituzione, le Camere dovranno comunque autorizzarne la ratifica.
Su questo auspico la più ampia alleanza politica a difesa della sovranità nazionale.

Non si può far passare il messaggio che ormai non è più possibile far nulla.
Si può, si deve, impedire la ratifica della riforma del #MES!
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CORONAVIRUS: PAZIENTE GUARITO A REGGIO CALABRIA

In questi giorni difficili in tutta Italia il personale sanitario sta dando ancora una volta prova di responsabilità e professionalità. GRAZIE! Compito nostro in Parlamento e del Governo con i Ministeri competenti è fornire mezzi e risorse necessarie per affrontare la situazione.
Nelle ultime due leggi di Bilancio, sono stati fatti grandi sforzi per preservare il #SSN, ma non dimentichiamoci che sulle spalle del nostro Sistema Sanitario sono pesati 10 anni di politica dell’austerity e conseguenti tagli lineari. Adesso l’Europa deve tornare indietro sui suoi passi e dare all’Italia tutte le risorse di cui necessita e che, di fatto, ci hanno precluso gli investimenti nella sanità pubblica.
Ci sono Regioni italiane che hanno sofferto più di altre a causa delle minori risorse, penso a quelle del #SUD ed in particolare alla #Calabria. Una Regione che in molti casi rappresenta il fallimento della politica tutta perché, quando imposti i Commissariamenti, se non ci sono uomini e donne all’altezza del loro difficile compito, i servizi non si rialzano ed i diritti vengono negati.
Stiamo lavorando insieme ai miei colleghi parlamentari della Commissione Affari Sociali e Sanità per far sì che le informazioni che ci giungono dai territori arrivino al Governo. Infatti, con i decreti emergenziali ci sarà la possibilità di RECLUTARE 20 MILA UNITA’ DI PERSONALE sanitario e di aumentare il numero dei posti in terapia intensiva. A breve vi daremo maggiori dettagli.
Le strutture Calabresi erano in difficoltà già prima dell’avvento del “Coronavirus”, quindi sappiate che sollecito continuamente i Ministri competenti affinché si attivino e responsabilizzino i dirigenti ed i Commissari sia della Struttura commissariale che delle varie Aziende sanitarie ed ospedaliere.
Oggi, ho interloquito con il Commissario straordinario dell’AZIENDA OSPEDALIERA DI REGGIO CALABRIA, Iole Fantozzi, che sta lavorando alacremente. Proprio stamattina il paziente risultato positivo, che era stato ricoverato per cinque giorni, è stato dimesso in buone condizioni. Alla direzione generale di questa Azienda ospedaliera va’ il mio plauso e ringraziamento perché hanno già adottato misure per preservare gli operatori sanitari da eventuali contagi. Da giorni, infatti, a tutto il personale in servizio è stato imposto l’obbligo dell’uso della mascherina ed a quello in contatto con casi sospetti l’obbligo di indossare tutti i dispositivi previsti. Hanno attivato due tende di pre-triage per separare l’accesso al Pronto Soccorso nonché un percorso diagnostico dedicato ai casi sospetti di contagio. Ancora, sono state attivate le procedure per acquisire ventilatori ed aspiratori polmonari meccanici in modo da raddoppiare la capienza degli attuali posti di rianimazione. Sono state effettuate attività straordinarie di disinfezione e sanificazione, si è proceduto all’acquisto ed autoproduzione del gel idroalcolico per la disinfezione delle mani. Hanno fornito i tamponi e DPI (dispositivi di protezione individuale) ai Medici del SUEM 118 ed esercitato attività di formazione sugli stessi Medici in ordine alla corretta esecuzione dei tamponi faringei, nasali ed anche quelli domiciliari. Inoltre hanno già individuato il fabbisogno di personale necessario all’Azienda Ospedaliera per l’emergenza ed hanno cominciato ad acquisire nuovo personale tramite scorrimento delle graduatorie.
La Regione Calabria sta predisponendo, come ha annunciato la Presidente Santelli, un piano operativo per l’emergenza “coronavirus”. Spero farà tesoro delle linee guida e delle buone pratiche già messe in atto dall’Ospedale di Reggio Calabria e che solleciti in tal senso anche tutte le altre Aziende Sanitarie ed Ospedaliere della Calabria.
Continuiamo ciascuno, senza paura, a fare la propria parte.