Ho seguito da remoto i lavori del Meeting Rimini ed il discorso della nostra Presidente del Consiglio Giorgia Meloni è stato molto chiaro e condivisibile.
L’Unione Europea appare sempre più irrilevante sul piano geopolitico, incapace di rispondere alle sfide della Cina e degli Stati Uniti, come ha ricordato Mario Draghi. La crisi che viviamo rende evidente che non basteranno burocrazia e regolamenti, servono politica, idee e valori concreti.
L’Europa deve riscoprire le sue radici culturali e religiose, perché solo chi sa “chi è” può definire il proprio ruolo nel mondo. Tornare protagonisti richiede coraggio e la disponibilità a pagare il prezzo della libertà e dell’indipendenza. Per decenni la sicurezza del continente europeo è stata delegata agli Stati Uniti, con una conseguente dipendenza verso la politica americana. È il momento di realizzare una vera difesa europea, integrata nei valori dell’Occidente.
Dobbiamo essere in grado di ridurre le dipendenze strategiche, affrontare la crisi demografica, investire sulle filiere produttive, delineare un modello di sicurezza comune e superare il vecchio dibattito “più o meno Europa”: serve un’Europa pragmatica, che faccia meno ma meglio, rispettando le identità nazionali e sublimandole in una sintesi più grande.
Occorre vivere le identità antiche in modo nuovo, reinventare la tradizione, costruire una casa comune dove il patrimonio dell’Occidente – nato dall’incontro tra cristianesimo, filosofia greca, diritto romano e umanesimo – resti il fondamento di libertà, uguaglianza e tutela dei più fragili. ![]()
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