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Sono stata eletta nel Direttivo dell’ANDC

Si è svolto pochi giorni fa a Roma, il Consiglio Direttivo dell’Associazione Nazionale dei Democratici Cristiani (ANDC), che ha confermato Presidente Lucio D’Ubaldo.

Sono stata eletta tra i membri del Consiglio direttivo, con l’aggiunta dell’incarico di Responsabile per la stampa.

Durante l’incontro è stato, tra l’latro, ribadito che l’ANDC è chiamata a proporsi come soggetto propulsivo di un nuovo indirizzo politico, “per promuovere l’affermazione dei programmi d’azione civile e politica, ispirati alla dottrina sociale cristiana” (per come stabilisce l’Art. 1 dello Statuto). Occorre pertanto lavorare alla declinazione del messaggio degasperiano sul “centro che marcia verso sinistra” (avendo lo statista trentino, dopo la rottura con i comunisti, composto i suoi governi con i partiti laici e socialisti, non solo con l’ala moderata costituita dai liberali). Il richiamo è quello di tornare alle origini e riscoprire il dinamismo insito nella dialettica tra democrazia e cristianesimo.

L’ambizione – è stato riaffermato – è quella di favorire strategicamente la creazione di un “centro allargato” sulla scia della tradizione più incisiva della politica italiana, dall’Unità ad oggi (connubio Cavour-Rattazzi, convergenze parlamentari alla Giolitti, centrismo degasperiano, centro-sinistra di Moro).

Nuovo organigramma dell’ANDC

Lucio D’Ubaldo (Presidente), Carla Ciocci, Genny Di Bert, Gabriele Papini, Francesco Amendola (Vice Presidenti), Rita Padovano (Segretario generale), Gianni Baratta (Tesoriere).

Composizione del Consiglio Direttivo

Membri eletti: Francesco Amendola, Giovanni Baratta, Carla Ciocci, Eugenio De Rosa, Genny Di Bert, Lucio D’Ubaldo, Dalila Nesci, Rita Padovano, Gabriele Papini, Giuseppe Sangiorgi.

Membri di diritto: Giulio Alfano, Antonello Assogna, Anton Giulio Ciocci, Maurizio Eufemi, Salvatore Turano, Angelo Sanza.

Altri incarichi: Dalila Nesci (Responsabile per la stampa), Antonello Assogna (Responsabile per la formazione), Salvatore Turano (Responsabile comunicazione, sito web e social media).

Calabria: come esportare

Sarà una giornata di lavoro dedicata alle imprese calabresi ed in particolare all’Export del comparto agroalimentare che si svolgerà lunedì 25 luglio in due sessioni presso l’Hotel 501 di Vibo Valentia a partire dalle ore 11 e 30. Ma vi dico di più.
Nel mio ruolo istituzionale, da Sottosegretario di Stato per il Sud e la Coesione territoriale, sento ancor di più il dovere di fare da raccordo e favorire il dialogo con gli apparati dell’amministrazione centrale che hanno il compito di fornire supporto alle imprese del Sud.

Prima di dare luogo a questa iniziativa in presenza di giorno 25 luglio ho avviato un lavoro preparatorio con le associazioni datoriali della Calabria – attraverso una videoconferenza il 4 luglio – per far emergere con chiarezza i bisogni e le difficoltà legate allo specifico contesto in cui operano le PMI calabresi nel proprio percorso di internazionalizzazione. Nel corso della riunione sono intervenuti portando il loro punto di vista sul territorio Coldiretti, Confagricoltura, Confartigianato Imprese, CNA, CIA, Casartigiani, Confcommercio, Confesercenti, Unindustria, Confapi, Ordine dei Commercialisti, Unioncamere, CCIAA, Regione Calabria. Un confronto molto positivo che ha portato alla luce diverse tematiche tra cui quella della formazione che deve essere implementata, dei trasporti che vanno migliorati e della necessità di avere sul campo figure professionali che possano aiutare le PMI nella loro promozione all’estero.
Ho fortemente voluto questo momento di riflessione e di dialogo con gli imprenditori perché le aziende calabresi – come molte altre del Sud d’Italia – hanno tutte le carte in regola per uscire dai confini nazionali ed affermarsi anche sui mercati esteri con i loro prodotti.
Ma i valori dell’export al Sud – seppur in risalita nonostante la crisi economica – ed il numero di operatori coinvolti nel processo di internazionalizzazione sono ancora troppo bassi rispetto al resto del Paese. Molto spesso, infatti, le dimensioni aziendali sono limitate rispetto all’impegno e alle conoscenze richieste per affrontare questa sfida.
Dunque l’appuntamento del 25 luglio si svolgerà in due momenti diversi:
la mattina si discuterà con le Istituzioni preposte sul futuro dell’export dalla Calabria e sarà presente anche il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, la Viceministra del Mef Laura Castelli, il Presidente dell’Agenzia ICE Carlo Ferro, il Presidente dell’ordine nazionale dei commercialisti Elbano De Nuccio;
il pomeriggio ci sarà una sessione pomeridiana sarà totalmente operativa e dedicata ai soli rappresentanti delle imprese accreditate, al fine di consegnare alle imprese gli strumenti già attivi per l’internazionalizzazione (fondi, formazione, match domanda/offerta) attraverso la consulenza specializzata di Ice, Sace, Simest e Cdp.

Ho invitato a partecipare la Regione Calabria, avremo un contributo dal mondo universitario calabrese ed una testimonianza dell’imprenditoria femminile.
L’obiettivo di questa giornata di lavoro e di incontro è quello di poter rappresentare l’inizio di un affiancamento a quegli imprenditori calabresi che intendano, non solo aumentare il fatturato attraverso l’esportazione dei loro prodotti, ma anche cambiare il loro modo di concepire l’azienda, portandola ad essere sempre più moderna e competitiva in Italia e all’estero.

CALABRIA: COME ESPORTARE
ICE, CdP, Simest e Sace – Strumenti operativi per l’Internazionalizzazione

🗓 Data:
Lunedì 25 Luglio 2022

📍 Luogo:
Hotel 501, Vibo Valentia, via Emanuele Bucciarelli

SESSIONE 1 – mattina
👉🏻 CONVEGNO
Fra i relatori vi sarà la partecipazione in presenza del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale On. Luigi Di Maio.

🕰 Orari SE.1:
INGRESSO IN SALA consentito agli accreditati dalle ore 10.30 alle ore 11.15
Inizio lavori 11.30


SESSIONE 2 – pomeriggio
👉🏻 STRUMENTI OPERATIVI PER LE IMPRESE DEL SETTORE AGRO-ALIMENTARE
La seconda sessione pomeridiana sarà totalmente operativa e dedicata ai soli rappresentanti delle imprese accreditate a questo form

🕰 Orari SE. 2:
14.30 – 15.20 – Strumenti operativi: ICE, CdP, Simest e Sace
15.30 – 17.30 – “B2B” consulenza personalizzata con le imprese

La seconda sessione pomeridiana sarà totalmente operativa e dedicata ai soli rappresentanti delle imprese accreditate, al fine di consegnare alle imprese gli strumenti già attivi per l’internazionalizzazione (fondi, formazione, match domanda/offerta).

Per qualsiasi esigenza puoi fare riferimento ai seguenti contatti:

Segreteria Sottosegretaria Nesci: 06.6779.2270
Dott. Domenico Naccari: 3801755860

(In) Un anno …

Un anno fa giuravo come Sottosegretaria per il Sud e la Coesione territoriale. Un giorno carico di emozioni, che ha segnato la prosecuzione del mio impegno al servizio dei cittadini in una veste istituzionale. Da allora, con grande senso di responsabilità, ho portato avanti con la massima dedizione questo incarico per il Sud, per la Calabria, per la riduzione dei gap sociali, economici e territoriali. Questo primo anno è l’occasione per ripercorrere alcuni degli obiettivi raggiunti e delle azioni messe in campo a favore del Mezzogiorno, con lo sguardo già rivolto ai prossimi passi.

 ✅ Abbiamo approvato la Quota Sud per vincolare almeno il 40% delle risorse del PNRR al Mezzogiorno: una misura di equità, che sin dai primi bandi è stata rispettata e sulla quale continuiamo a vigilare costantemente. 

✅ Abbiamo istituito un fondo di perequazione infrastrutturale da 4,6 miliardi di euro per superare le disuguaglianze tra Nord e Sud. 

✅ Abbiamo introdotto misure di supporto per gli Enti locali con un concorso da 2.800 unità e un Fondo progettazione da 161 milioni di euro che consentiranno di aumentare la capacità progettuale. 

✅ Sulla base di queste misure lo SVIMEZ ha stonato che il Mezzogiorno crescerà del 12,4% nei prossimi anni: è una tendenza che vogliamo consolidare.   

✅ Durante questo primo anno di Governo abbiamo lavorato alla programmazione del Fondo di Sviluppo e Coesione: abbiamo 73,5 miliardi da investire nei prossimi anni per favorire l’equità territoriale.  

✅ Ho riservato un’attenzione particolare alla Calabria, lavorando a un Contratto Istituzionale di Sviluppo della nostra regione che ha l’obiettivo di svelarne a tutti la bellezza. Ho incontrato i sindaci di tutti i 404 Comuni calabresi, confrontandomi con loro sui progetti da adottare che presto verranno approvati rilanciando lo sviluppo della Calabria. Un piano straordinario per la crescita e la valorizzazione delle risorse ambientali, turistiche e culturali che ho fortemente voluto per far ripartire il nostro territorio. 

✅ Alla Calabria abbiamo destinato anche 1,4 miliardi per la transizione ecologica. Una cifra che consentirà di promuovere la crescita compatibile con l’ambiente nella nostra regione.

✅ Con una delibera Cipess abbiamo stanziato 465 milioni per le infrastrutture della Calabria. Con queste risorse si potranno finanziare interventi a favore della ss 106, della strada di collegamento per San Luca e dell’elettrificazione della linea jonica.  

✅ Altri 180 milioni di euro sono stati destinati alla Calabria per la costruzione di asili nido, indispensabili per garantire servizi essenziali alla popolazione e ridurre il divario di cittadinanza.

✅ Abbiamo destinato alla Calabria 163 milioni di euro per la rigenerazione urbana, risorse che verranno investite per il recupero e la riqualificazione degli spazi urbani. 

✅ 111 milioni sono stati stanziati per la Zes Calabria che consentiranno di realizzare collegamenti più efficaci tra le zone industriali e la rete infrastrutturale. Si tratta la cifra più alta dopo la Campania, che testimonia la grande attenzione per la nostra regione.

✅ Sono poi stati stanziati 17,2 milioni per lo sviluppo delle nostre aree interne, in particolare al versante Ionico-Serre, al Reventino-Savuto, alla Sila e Presila e all’Area Grecanica, per la quale è stato anche siglato un Accordo di Programma Quadro. 

✅ Infine, abbiamo destinato alla Calabria 13 milioni di euro per il fondo progettazione, che consentiranno ai comuni sotto i 30.000 abitanti di acquisire le proposte progettuali per partecipare ai bandi del PNRR.

Sono solo alcuni degli interventi finanziati a favore della Calabria, che riserva un posto centrale nelle politiche di sviluppo e coesione del Governo. 

Il mio impegno per la nostra regione ha riguardato le infrastrutture, dalla Salerno – Reggio Calabria alla ss106 fino alla fermata di Pizzo e al nuovo Tribubale di Vibo Valentia, la sanità, dal lavoro per il nuovo ospedale di Vibo Valentia fino alle misure per favorire il rientro del debito sanitario e superare in prospettiva il commissariamento, la legalità, dal potenziamento dei presidi di pubblica sicurezza al sostegno ai sindaci in prima linea contro la Ndrangheta, l’ambiente, dalla bonifica e depurazione delle aree marine fino allo sviluppo del turismo archeologico, la logistica e l’internazionalizzazione, dallo sviluppo del porto di Gioia Tauro al rafforzamento del sistema di trasporto aereo, l’occupazione, con le vertenze sindacali come quella dei dipendenti Abramo e Tim, insieme a tantissime altre tematiche. 

È stato un anno intenso, ricco di impegni in Aula, con le Commissioni parlamentari, al fianco dei colleghi deputati e senatori con i quali condividiamo l’obiettivo di far ripartire il Mezzogiorno. Un anno sul territorio, per confrontarmi direttamente con i cittadini, con le imprese, con gli amministratori locali ascoltando le loro istanze e lavorando per le soluzioni di cui la Calabria ha bisogno. Un anno da Sud, vissuto come sempre con la massima dedizione. 

Ora guardiamo al prossimo anno, un anno fondamentale che ci vedrà impegnati nell’attuazione del PNRR e della Quota Sud per il riscatto dei nostri territori. Un anno decisivo per ridiscutere le regole Ue, a partire dal superamento del patto di stabilità. Un anno strategico per portare a termine il lavoro fatto in questa legislatura, penso ad esempio alla legge Liberi di scegliere che sta raccogliendo consensi sempre più ampi intorno alla sua approvazione. Oppure alla norma Decontribuzione Sud, che ha consentito di sottoscrivere 592mila nuovi contratti e che deve essere resa strutturale. 

Un anno che richiederà ancora il massimo impegno per favorire la legalità, la crescita e l’occupazione, l’efficienza degli Enti locali e la coesione dei territori, per favorire lo sviluppo della Calabria, per far ripartire il Sud e, con esso, anche il Paese.

PNRR: Tra quote e reale emancipazione, verso il futuro del Sud

La complessità di uno strumento di primaria importanza come il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza solleva inevitabilmente numerosi interrogativi nei cittadini, cui è nostra prerogativa dare risposte che siano il più esaurienti e puntuali possibili.

Il PNRR investirà nelle regioni del Mezzogiorno il 40 % delle risorse territorializzabili, pari a circa 82 miliardi, quota che supera quel 34 % già previsto dalla legge per gli investimenti nazionali ordinari.

In aggiunta alle risorse del PNRR, non dobbiamo dimenticare i  fondi strutturali 2021-2027, il REACT EU, il Fondo Sviluppo e Coesione, le risorse nazionali per interventi strategici per il Mezzogiorno per altri 120 miliardi.

Insomma tra PNRR e altri fondi l’importo complessivamente allocabile al Sud, per i prossimi dieci anni, supera i 200 miliardi di euro. Bisogna esserne coscienti, senza sensazionalismi.

Per verificare la quota di risorse territoriali che il PNRR destina al Sud, è stato avviato un attento processo di analisi sui singoli investimenti finanziati. L’attività congiunta di Ministero per il Sud, Ministero dell’Economia e delle Finanze e delle altre Amministrazioni centrali responsabili degli interventi, ha tenuto conto dei progetti territorializzabili. Che significa “progetto territorializzabile”? Ovvero quegli investimenti chiaramente identificabili a livello territoriale come ad esempio reti ferroviarie, ZES, asili nido.

Per quanto riguarda invece i progetti che possono avere una ricaduta territoriale, ma senza alcuna assegnazione geografica-territoriale di partenza si è proceduto analizzando i potenziali beneficiari degli interventi. Quindi desumendo la dimensione territoriale attraverso studi di settore o precedenti esperienze progettuali.

La stima così ottenuta è il risultato di un’analisi tanto complessa quanto attendibile. E laddove si rischiava di sovrastimare l’impatto nel Meridione si è scelta un’impostazione conservativa. Vedasi il caso della stima – realizzata sulla capacità strutturale di assorbimento – del valore dell’ecobonus che, al Sud, è oggi pari a meno del 10% dell’intera misura che invece cuba 18 miliardi. Ma ciò non precluderà certo un tiraggio superiore a quello stimato qualora le regioni meridionali diventassero più efficienti.

A ciò si aggiunga che, nella quota del 40% ovvero del computo degli 82 miliardi previsti per il Sud nel PNRR, non vengono annoverate le cosiddette “azioni di sistema” che, comunque, avranno una ricaduta positiva su tutto il territorio nazionale e dunque anche nel mezzogiorno come ad esempio gli interventi del superbonus o gli incentivi della Transizione 4.0

Per garantire il rispetto della quota del 40%, il Governo è impegnato ad attuare ulteriori strumenti volti a di monitoraggio, attuazione e controllo diffuso delle risorse via via assegnabili ad una specifica area geografica. Sarà infatti prevista una piattaforma di e-government con indicatori di impatto nel Mezzogiorno, grazie alla quale i cittadini potranno valutare il rispetto dell’incidenza geografica.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza non è soltanto un programma di spesa, ma soprattutto di performance e quindi raggiungimento di obiettivi.  Uno strumento nazionale grazie al quale il Mezzogiorno beneficerà di risorse ingenti, ma anche di riforme come lo snellimento dei processi amministrativi, la semplificazione delle regole, la deburocratizzazione.

La nostra sfida da qui al 2026 consisterà, pertanto, nel superare le attese dell’Unione Europea rispettando tutti gli impegni presi con i cittadini e concretizzare una pronta capacità di spesa.

Inoltre, la volontà comune di Governo e Parlamento ha permesso di mettere nero su bianco, con un emendamento al “decreto semplificazioni”, la norma che vincola anche i bandi del #PNRR a impegnare il 40% delle risorse in progetti legati alle Regioni del Mezzogiorno. La tenacia della Ministra Carfagna e di tutto il Ministero del Sud -che mi onoro di rappresentare da Sottosegretaria di Stato- sta portando risultati giorno dopo giorno. Questo ci inorgoglisce, ma ci carica di ulteriori responsabilità.

Ora bisogna proseguire a mettere gli enti locali nelle condizioni di operare. Poi, dovremo verificare che i soldi siano spesi tutti e al meglio. Abbiamo risorse e opportunità per superare, finalmente, il divario fra il #Sud ed il resto del Paese.

Il Sud ce la deve fare e ce la farà.