IL BLOG DI

Agenda #NesciOnStage (pagina sempre in aggiornamento)

In questa pagina troverete i riferimenti agli eventi ai quali ho partecipato e sono intervenuta in qualità di relatore, di Ex Parlamentare della Repubblica e già Sottosegretario di Stato. Di queste iniziative trovate dettagli e contenuti, sia su questo sito, che sulla mia pagina Facebook. Questo articolo è in costante aggiornamento con l’indicazione di nuovi eventi ai quali partecipo e che, in alcuni casi, organizzo.

Al contrario di alcune convinzioni diffuse, il titolo di “onorevole”, con gli annessi doveri di rappresentanza, permane e non decade con il mandato elettorale. E’ necessario continuare ad essere riferimento per il proprio territorio di provenienza e rimanere a servizio delle istituzioni del nostro Paese.

Ancor di più, in questa epoca storica di cambiamenti sociali, economici e politici, credo ci sia bisogno di dare un contributo sano di partecipazione civica, culturale, intellettuale…in una locuzione: continuare a FARE POLITICA nel senso più profondo.

Partecipo, senza necessariamente intervenire, anche ad altre iniziative culturali, politiche ed istituzionali del territorio che non ho inserito qui. Ma, se siete curiosi, potete seguirmi sui canali social; in particolare su Instagram dove racconto di me e delle mie passioni con foto e post della mia vita personale e pubblica.

Se volete contattarmi o invitarmi ad intervenire in una realtà associativa o scolastica, scrivetemi qui: nesci_d@camera.it

DATA e ORARIO/ LUOGO/ ORGANIZZAZIONE/ TITOLO EVENTO

5 Dicembre 2024 ore 17 e 15 / ROMA, Palazzo Montecitorio, Sala della Regina – Parole Guerriere presenta il 24° evento di “Pomeriggi popolari a Montecitorio”: “CULTURA WOKE: il potere delle narrazioni identitarie”

26 Novembre 2024 ore 16 e 30 / ROMA, Palazzo Montecitorio, Sala della Regina – Associazione Ex Parlamentari della Repubblica: “Ruolo del Parlamento e prerogative dei parlamentari e degli ex parlamentari”

16 Novembre 2024 ore 17/ PALERMO, Palazzo Branciforte, largo Gae Aulenti – Centro la Loggia e Settimana delle Culture presentano: “La rana bollita” di Pietro Massimo Busetta (Editore Rubbettino) con gli Onorevoli Enrico La Loggia e Dalila Nesci.

8 Novembre 2024 ore 10 e 30 / LIMBADI (VV) – Comune di Limbadi: inaugurazione del cantiere lavori del Cis Calabria – Svelare Bellezza

LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE DI UNA EX PALESTRA PER LA REALIZZAZIONE DELL’AUDITORIUM COMUNALE – 2° LOTTO COMPLETAMENTO

5 Novembre 2024 ore 17 / Roma, Università Lumsa, Aula Petrocchi Via di Borgo S. Angelo n. 13 – Associazione Nazionale Democratici Cristiani: “La Repubblica delle Autonomie nella visione democratica e costituzionale”

29 Ottobre 2024 ore 19 / Limbadi (VV), Circolo del Pd: Assemblea cittadina

28 Ottobre 2024 ore 16,30 / Reggio Calabria, Museo del Bergamotto – Associazione Reggio Cresce: “Autonomia Differenziata e Sanità”

28 Ottobre 2024 ore 10 e 30 / Drapia (VV), Località Briganteu – Comune di Drapia: “Avvio lavori della strada turistica “Briganteo” per il collegamento del centro abitato di Drapia con Tropea”. Opera finanziata con il “Cis Calabria – Svelare Bellezza”

12 Ottobre 2024 ore 21 / Tropea (VV), Parcheggio della Pineta: Fuoco di bivacco per il 70° anniversario del Gruppo Scout Tropea I (1954-2024)

12 Ottobre 2024 ore 17 / Tropea (VV), Casa della Carità – Associazione Anthropos: intervento nell’ambito del seminario “Le radici ebraico-cristiane dell’Europa”

25 Settembre 2024 Vibo Valentia – UICI di Vibo Valentia: Presentazione del progetto “LETI smart”

19 Settembre 2024 Stalettì (CZ), Baia di Caminia – Associazione Italiana della Comunicazione pubblica ed istituzionale: Rassegna “Presente e futuro delle nostre identità”

18 Agosto 2024 Tropea (VV), Piazza Cannone – Comando Regionale dei Carabinieri della Calabria: Concerto della Fanfara del 12° Reggimento Carabinieri Sicilia

9 Luglio 2024 Reggio Calabria , Lido Pepys – Associazione Reggio Cresce: Convegno e Dibattito “Reggio Cresce…con il turismo”

23 Giugno 2024 Reggio Calabria – Riunione in sede con l’Ordine dei TRSM (Tecnici Sanitari di Radiologia Medica) e PSTRP (Professioni Sanitarie Tecniche della Riabilitazione e della Prevenzione)

22 Giugno 2024 Vibo Valentia, Cinema Moderno – Cooperativa Sociale Fenice: Serata di beneficenza con la Compagnia Teatrale Pizzitana

21 Giugno 2024 Catanzaro, Galleria Mancuso – Riunione Movimento per l’area urbana di Catanzaro

19 Giugno 2024 Reggio Calabria, Consiglio Regionale della Calabria – Ass. Ex Consiglieri regionali della Calabria: Convegno “Mediterraneo, un laboratorio di integrazione. Il potenziale contributo della Calabria”

18 Giugno 2024 Roma, Senato, Sala della Minerva – Ass. Ex Parlamentari della Repubblica: Assemblea

17 Maggio 2024 Tropea (VV), Aula Magna Liceo Scientifico – Istituto Comprensivo d’Istruzione Superiore: Masterclass dal titolo “Crescita in contesti culturali e territoriali del sud”, ideata da Dalila Nesci ed Alberto Tassone per le quinte classi

14 Maggio 2024 Cosenza – Consiglio Comunale sul futuro dell’Europa

10 maggio 2024 Catanzaro, Sala delle Culture Palazzo della Provincia – Associazione Ex Parlamentari della Repubblica: Convegno “COSTITUZIONE, PARLAMENTO, DEMOCRAZIA- Prospettive di sviluppo per la Calabria e il Sud”

18 Aprile 2024 Palazzo Montecitorio, Sala della Regina – Pomeriggi Popolari a Montecitorio: Convegno “Guerre e Pace”

14 Marzo 2024 Roma, Palazzo Montecitorio Sala della Lupa – Ass. Ex Parlamentari della Repubblica: Tavola Rotonda sulle riforme costituzionali in itinere “Costituzione Parlamento Democrazia”

8 febbraio 2024 Roma, Palazzo Montecitorio Aula dei Gruppi – Pomeriggi Popolari a Montecitorio: Convegno “Pieni di paure: demografia e femminicidio”

1 febbraio 2024 Grottaferrata (RM), Aula Magna Liceo Scientifico Bruno Touschek: Convegno dal titolo “Parlamentare, Watson!”

29 ottobre 2023 Catania, Sala convegni Chiesa del Crocifisso dei Miracoli – Dibattito politico nel giorno dell’anniversario della nascita della Democrazia Cristiana

28 settembre 2023 Roma – Tempi Nuovi: Convegno “Autonomie Unità Transizione”

13 Giugno 2023 Roma – Fondazione Roma Europea e Movimento Federalista Europeo : Convegno “I simboli dell’Identità europea”

15 Marzo 2023 Rosarno (RC), Sala Consiliare del Comune – La Calabria delle Donne: VII appuntamento, mia relazione sulla storia di Giuditta Levato

La legge Spacca-Italia che ci allontana dall’Europa.

Pubblicato il 3 ottobre 2024 su “Quotidiano del Sud – L’Altra Voce dell’Italia”

La riforma di Calderoli ci allontanerà dall’Europa

Con la legge Spacca-Italia sull’autonomia differenziata, in Parlamento, hanno avuto la meglio le pulsioni nordiste. Si tratta di una vera picconata all’unità nazionale, capace di allontanare sempre di più l’Italia dallo spirito federalista che, invece, dovrebbe informare il compimento del processo di integrazione europea.

Sulla testata del Quotidiano del Sud, è arrivato forte e chiaro il messaggio dell’On. Enrico La Loggia, oggi componente del Comitato tecnico scientifico con funzioni istruttorie per l’individuazione dei livelli essenziali delle prestazioni (CLEP). Mentre tutto scorre, prendono forma gli “indicatori differenziali” che considerano il basso costo della vita al Sud come un vantaggio rispetto ad altre aree del Paese. Questa teoria, insensata e bislacca, ignora le gravi carenze di servizi e infrastrutture nel Mezzogiorno e non rispetta il principio costituzionale di ridurre le disuguaglianze. Se, tali parametri, verranno adottati per definire i Lep, cristallizzeranno le disparità esistenti, invece di affrontarle. Inoltre, potrebbero essere il preludio di gabbie salariali e dunque di Lep “differenziati”, che incideranno geograficamente sulla compartecipazione al gettito fiscale, a svantaggio dei territori già esposti alla deprivazione sociale. Sono d’accordo con La Loggia, poi, quando afferma che, bisogna andare oltre i Lep e ragionare sulla formula dei Lup: Livelli universali di prestazioni. 

In attesa di definire ed individuare le risorse per i Lep (le stime della Svimez parlano di 80-100 miliardi di euro per colmare i divari), vanno avanti in tempi record i negoziati delle intese regionali per le materie “non Lep”. Questo zelo fa evincere, in chiaro, tutto il carattere speculativo di questa riforma, contraria al principio solidaristico impresso nella Costituzione Italiana e nei Trattati dell’Unione Europea.

Ragioniamo ora sui benefici di una politica della coesione territoriale che mira alla distribuzione equa delle risorse. Sono stati fatti faticosi passi in avanti per il superamento della spesa storica e per migliorare la spesa dei fondi strutturali europei e nazionali a favore del Mezzogiorno. Tutti gli addetti ai lavori sanno, con evidenza scientifica, che: ogni investimento nelle regioni meno sviluppate, riduce le disparità all’interno del Paese e ha un impatto maggiore sul PIL nazionale rispetto ad investimenti verso aree già sviluppate. L’autonomia differenziata, incredibilmente, su questo punto, va’ in direzione ostinata e contraria.

Dobbiamo dire con chiarezza che, se le condizioni di partenza dei territori più disagiati, non vengono modificate garantendo pari opportunità e perequazione, il concetto di merito usato strumentalmente da questa riforma è una truffa. Da ex Parlamentare della Repubblica degli ultimi 10 anni e già Sottosegretario di Stato del Governo Draghi, sono stata testimone attiva di molte azioni politiche che hanno sventato le incursioni a favore di un’autonomia-scellerata che -va detto- ha promotori politici in ogni partito e movimenti presenti oggi in Parlamento. Ora, però, credo che anche i più possibilisti fautori di un ampliamento delle autonomie territoriali, si rendano conto che questa riforma Calderoli, diventata legge, rischia di far accelerare quei processi di desertificazione economica e spopolamento già avviati in alcuni territori.

Se è vero che esiste una “lobby del Veneto” pro-autonomia, ormai, non credo che basti solo una lobby del Sud per contrastarla, ma sarebbe comunque una buona notizia. Esistono terreni di scontro nei quali ci si infanga, altri con ripercussioni troppo articolate per essere percepite o assimilate con facilità. Quindi non è facile esercitare un sano pressing verso i decisori politici. Chiunque però abbia compreso le ripercussioni della legge 86/2024, non può esimersi dal puntellare i dibattiti in ogni sede. L’Associazione Ex Parlamentari della Repubblica, per esempio, da oltre un anno, organizza confronti sulle riforme in atto, sia a Roma che nelle regioni. 

Mi auguro che Roberto Occhiuto, Presidente della mia regione, la Calabria, possa promuovere dalla sua autorevole postazione istituzionale anche una postura più intransigente all’interno del suo partito politico. Forza Italia in Parlamento è quel partito, moderato e di Governo, che può farsi carico di fermare la pallina che corre sul piano inclinato. 

Il bullismo ideologico di certe maggioranze può essere calmierato soltanto da forze moderate. In Italia ne abbiamo disperatamente bisogno. Altrimenti saremo condannati a sperimentare, ancora, il multiforme mondo dei populismi, che troverà nuovi modi per manifestarsi. Lo stiamo già vedendo nella deriva ideologica della cultura woke: da un lato, i liberali che annaspano vicini alla destra nazional populista e dall’altro i progressisti, gaudenti verso la sinistra illiberale. 

Se in Italia esistesse una vera politica di centro, di cultura viva della mediazione, allora si potrebbe pensare ad una riforma sulle autonomie territoriali con autentico approccio federalista, imperniato sul principio di sussidiarietà e sulle politiche di perequazione. 

La spinta leghista, non a caso, fa presa sui fallimenti del centralismo di Stato. Penso per esempio al tema dei commissariamenti dei sistemi sanitari regionali che, nell’ultimo decennio, hanno manifestato tutta l’inadeguatezza dei loro meccanismi contorti. Ma ciò non basta a legittimare una riforma Spacca-Italia che, anzi, va contrastata con grande vigore ed intelligenza politica.

Un Contratto di Sviluppo per “Svelare bellezza” in Calabria: 227 milioni di euro, per 110 opere diffuse sul territorio

Se il Mezzogiorno del Paese sconta, da troppi anni, forti carenze in materia di industrializzazione, infrastrutture e servizi e P.A., la Calabria è, per molti aspetti, più marginalizzata ma non per questo priva di condizioni e opportunità di sviluppo. 

Durante il Governo Draghi, furono molte le strategie territoriali messe a sistema per sostenere percorsi di sviluppo e benessere di territori specifici, con l’obiettivo di rafforzarne l’identità economica e sociale e quindi anche il protagonismo e la responsabilità nelle scelte d’intervento. Penso alla Clausola 40% delle risorse PNRR e per investimenti ordinari per il Sud, alla SNAI, alle ZES, alle ZLS, agli investimenti per infrastrutture sociali nel Mezzogiorno, ai Contratti Istituzionali di Sviluppo. Questi ultimi, si sono dimostrati un efficace strumento per la distribuzione di finanziamenti e la messa a terra di progetti strategici, riuscendo a superare steccati istituzionali e ritardi della burocrazia, moltiplicando le opportunità di sviluppo del Sud.

Di certo, non bisogna tacere sui rischi di mancata realizzazione delle opere o eventuale perdita o distrazione dei finanziamenti. Ciò impone, a istituzioni e autorità in primis, di vigilare attraverso un attento monitoraggio ed un supporto agli amministratori locali, per comprenderne le difficoltà o rilevare lentezze tecnico-burocratiche.

Del Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) dedicato alla Calabria, mi sono occupata, in qualità di Sottosegretario di Stato per il Sud e la Coesione territoriale del Governo Draghi. Il 2 agosto 2022 è avvenuta la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Delibera CIPESS n. 30 per il CIS «Calabria – Svelare bellezza». Volevamo investire sul patrimonio produttivo e culturale del territorio, creando le condizioni materiali per favorire la crescita della Calabria e superarne gli stereotipi negativi, svelando a tutti la sua bellezza.

Sono stati destinati ben 226.970.123,12 € dal Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020, per realizzare 110 interventi nei settori dell’ambiente, della cultura e minoranze etnolinguistiche, del turismo (enogastronomico, sportivo e religioso), dei trasporti e mobilità sostenibili (in via complementare agli ambiti elencati). Finanziamenti che devono essere utilizzati, con obbligazioni giuridicamente vincolanti, entro tre anni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Delibera CIPESS di cui sopra. Il CIS Calabria, avviato 19 ottobre 2021, è avanzato attraverso un dialogo serrato e costruttivo tra Governo e Regione Calabria, coinvolgendo oltre 400 sindaci e amministratori locali.

La partecipazione  copiosa alla “chiamata” del Contratto, si è potuta realizzare mediante un’articolata rete di relazioni interistituzionali e attraverso il metodo del dialogo e della concertazione. Il CIS, intitolato “Svelare bellezza”, ha dunque seguito un iter adattato alla realtà calabrese, tenendo conto sia delle necessità istituzionali che politiche. Compito fondamentale di un rappresentante di Governo è, infatti, quello di rispondere precipuamente alle responsabilità istituzionali e ai ritmi dell’attività Parlamentare, ma anche quello di mantenere una visione politica di insieme rispetto alla tenuta del Governo stesso e alla possibilità di raggiungere obiettivi concreti in tempi utili per il territorio interessato dal CIS. Sono state fatte pervenire, in maniera celere e completa, ab origine, tutte le comunicazioni istituzionali ai soggetti ed enti destinatari del Contratto. Ho incontrato, de visu, i sindaci in diverse province, nelle sedi delle Prefetture (Uffici Territoriali del Governo), per spiegare i meccanismi del CIS e rispondere alle loro domande; raccogliendo anche indicazioni per chiarimenti tecnici, prontamente pubblicati sul sito dell’Agenzia della Coesione Terriroriale. Tali occasioni di confronto, hanno permesso di far emergere esigenze ed anticipato problematiche anche esulanti l’ambito del CIS. Questo, ha permesso l’ascolto e la vicinanza del Governo nazionale sul territorio locale, in coordinamento con l’insostituibile collaborazione dei nostri Prefetti che, tuttora, ringrazio per il delicato lavoro che svolgono.

Gli incontri con la Regione Calabria sono stati cruciali, in particolare con i Presidenti Nino Spirlì e Roberto Occhiuto e le loro strutture tecniche, che hanno facilitato la firma finale del Contratto. Sottoscrizione avvenuta il 21 giugno 2022, a Tropea (VV), presso il Palazzo Santa Chiara, alla presenza fisica e telematica dei Sindaci e della Regione Calabria, dei Ministeri competenti (Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale,   Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero dell’Interno, Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili, Ministero della Cultura, Ministero del Turismo, Ministero della Transizione Ecologica), dell’ACT, di Invitalia, del Gabinetto del Ministro e di molte autorità civili, militari e religiose del territorio calabrese. E’ qui utile ricordare che, nella fase di avvio erano pervenute 1187 proposte progettuali dalla Calabria, dalle quali sono stati poi selezionati, in base al budget disponibile e ai criteri stabiliti, 110 interventi prioritari. Gli altri interventi pervenuti, ritenuti strategici e corrispondenti ai criteri adottati, sono stati inseriti in due ulteriori elenchi di “media” e “bassa” priorità. La mia idea era quella di lavorare, subito dopo, ad un nuovo Contratto istituzionale di sviluppo per reperire risorse aggiuntive, ma la caduta prematura del Governo Draghi (nel luglio 2022) ha ostacolato tali impegni. Tuttavia, altri progetti  del CIS Calabria già selezionati, possono essere rivalutati in qualsiasi momento. Mi auguro che il Ministro Raffaele Fitto e la Presidenza del Consiglio del Governo Meloni possano riprendere in mano questo dossier

L’avanzamento dei progetti finanziati sta proseguendo, in linea con altri contratti analoghi. Ne abbiamo contezza grazie al monitoraggio trimestrale delle Politiche di Coesione della Ragioneria Generale dello Stato. Altre informazioni, invece, le reperisco “sul campo”, grazie al garbo istituzionale e allo zelo di Sindaci che ne danno notizia alle loro comunità o ai quali chiedo informazioni e che si apprestano ad avviare le gare o i lavori di alcune opere.

Il mio timore è che si perdano i 227 milioni di euro di finanziamenti assegnati a quei Comuni beneficiari che ancora non li hanno utilizzati. Per questo sollecito le Amministrazioni locali beneficiarie ed i Sindaci a procedere, entro l’estate del 2025, all’affidamento dei lavori. Rimango a disposizione per ogni supporto istituzionale qualora ci fossero difficoltà o impedimenti.

Occorre, inoltre, vigilare sulle misure e le linee di finanziamento già esistenti a favore del Sud, nel segno del superamento dei divari territoriali.

Temo riforme attuali, come quella dell’autonomia differenziata, che non si fanno carico della sperequazione esistente e del rischio di spopolamento e desertificazione economica di molte aree del Paese. Non si dimentichi che, il nostro Mezzogiorno d’Italia, si trova nel cuore del Mediterraneo e sarà sempre più cruciale per il destino dell’UE e di molti equilibri geopolitici internazionali.

N.B. Leggi qui il Contratto e l’elenco degli enti beneficiari –> https://www.agenziacoesione.gov.it/wp-content/uploads/2022/12/CIS_Calabria_Con_Allegati_per_firma-signed.pdf

On. Dalila Nesci

Già Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per il Sud e la Coesione territoriale del Governo Draghi e Parlamentare della Repubblica Italiana della XVII e XVIII legislatura.

nesci_d@camera.it

Sono stata eletta nel Direttivo dell’ANDC

Si è svolto pochi giorni fa a Roma, il Consiglio Direttivo dell’Associazione Nazionale dei Democratici Cristiani (ANDC), che ha confermato Presidente Lucio D’Ubaldo.

Sono stata eletta tra i membri del Consiglio direttivo, con l’aggiunta dell’incarico di Responsabile per la stampa.

Durante l’incontro è stato, tra l’latro, ribadito che l’ANDC è chiamata a proporsi come soggetto propulsivo di un nuovo indirizzo politico, “per promuovere l’affermazione dei programmi d’azione civile e politica, ispirati alla dottrina sociale cristiana” (per come stabilisce l’Art. 1 dello Statuto). Occorre pertanto lavorare alla declinazione del messaggio degasperiano sul “centro che marcia verso sinistra” (avendo lo statista trentino, dopo la rottura con i comunisti, composto i suoi governi con i partiti laici e socialisti, non solo con l’ala moderata costituita dai liberali). Il richiamo è quello di tornare alle origini e riscoprire il dinamismo insito nella dialettica tra democrazia e cristianesimo.

L’ambizione – è stato riaffermato – è quella di favorire strategicamente la creazione di un “centro allargato” sulla scia della tradizione più incisiva della politica italiana, dall’Unità ad oggi (connubio Cavour-Rattazzi, convergenze parlamentari alla Giolitti, centrismo degasperiano, centro-sinistra di Moro).

Nuovo organigramma dell’ANDC

Lucio D’Ubaldo (Presidente), Carla Ciocci, Genny Di Bert, Gabriele Papini, Francesco Amendola (Vice Presidenti), Rita Padovano (Segretario generale), Gianni Baratta (Tesoriere).

Composizione del Consiglio Direttivo

Membri eletti: Francesco Amendola, Giovanni Baratta, Carla Ciocci, Eugenio De Rosa, Genny Di Bert, Lucio D’Ubaldo, Dalila Nesci, Rita Padovano, Gabriele Papini, Giuseppe Sangiorgi.

Membri di diritto: Giulio Alfano, Antonello Assogna, Anton Giulio Ciocci, Maurizio Eufemi, Salvatore Turano, Angelo Sanza.

Altri incarichi: Dalila Nesci (Responsabile per la stampa), Antonello Assogna (Responsabile per la formazione), Salvatore Turano (Responsabile comunicazione, sito web e social media).

La Calabria e l’Export. Strumenti operativi per l’Internazionalizzazione

https://www.rainews.it/tgr/calabria/articoli/2022/07/cal-luidigimaio-dimaiovibo-d0ed03ca-2c89-43cf-bb37-3a3c49d0e4ee.html

Sarà una giornata di lavoro dedicata alle imprese calabresi ed in particolare all’Export del comparto agroalimentare che si svolgerà lunedì 25 luglio in due sessioni presso l’Hotel 501 di Vibo Valentia a partire dalle ore 11 e 30. Ma vi dico di più.
Nel mio ruolo istituzionale, da Sottosegretario di Stato per il Sud e la Coesione territoriale, sento ancor di più il dovere di fare da raccordo e favorire il dialogo con gli apparati dell’amministrazione centrale che hanno il compito di fornire supporto alle imprese del Sud.

Prima di dare luogo a questa iniziativa in presenza di giorno 25 luglio ho avviato un lavoro preparatorio con le associazioni datoriali della Calabria – attraverso una videoconferenza il 4 luglio – per far emergere con chiarezza i bisogni e le difficoltà legate allo specifico contesto in cui operano le PMI calabresi nel proprio percorso di internazionalizzazione. Nel corso della riunione sono intervenuti portando il loro punto di vista sul territorio Coldiretti, Confagricoltura, Confartigianato Imprese, CNA, CIA, Casartigiani, Confcommercio, Confesercenti, Unindustria, Confapi, Ordine dei Commercialisti, Unioncamere, CCIAA, Regione Calabria. Un confronto molto positivo che ha portato alla luce diverse tematiche tra cui quella della formazione che deve essere implementata, dei trasporti che vanno migliorati e della necessità di avere sul campo figure professionali che possano aiutare le PMI nella loro promozione all’estero.
Ho fortemente voluto questo momento di riflessione e di dialogo con gli imprenditori perché le aziende calabresi – come molte altre del Sud d’Italia – hanno tutte le carte in regola per uscire dai confini nazionali ed affermarsi anche sui mercati esteri con i loro prodotti.
Ma i valori dell’export al Sud – seppur in risalita nonostante la crisi economica – ed il numero di operatori coinvolti nel processo di internazionalizzazione sono ancora troppo bassi rispetto al resto del Paese. Molto spesso, infatti, le dimensioni aziendali sono limitate rispetto all’impegno e alle conoscenze richieste per affrontare questa sfida.
Dunque l’appuntamento del 25 luglio si svolgerà in due momenti diversi:
la mattina si discuterà con le Istituzioni preposte sul futuro dell’export dalla Calabria e sarà presente anche il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, la Viceministra del Mef Laura Castelli, il Presidente dell’Agenzia ICE Carlo Ferro, il Presidente dell’ordine nazionale dei commercialisti Elbano De Nuccio;
il pomeriggio ci sarà una sessione pomeridiana sarà totalmente operativa e dedicata ai soli rappresentanti delle imprese accreditate, al fine di consegnare alle imprese gli strumenti già attivi per l’internazionalizzazione (fondi, formazione, match domanda/offerta) attraverso la consulenza specializzata di Ice, Sace, Simest e Cdp.

Ho invitato a partecipare la Regione Calabria, avremo un contributo dal mondo universitario calabrese ed una testimonianza dell’imprenditoria femminile.
L’obiettivo di questa giornata di lavoro e di incontro è quello di poter rappresentare l’inizio di un affiancamento a quegli imprenditori calabresi che intendano, non solo aumentare il fatturato attraverso l’esportazione dei loro prodotti, ma anche cambiare il loro modo di concepire l’azienda, portandola ad essere sempre più moderna e competitiva in Italia e all’estero.

CALABRIA: COME ESPORTARE
ICE, CdP, Simest e Sace – Strumenti operativi per l’Internazionalizzazione

🗓 Data:
Lunedì 25 Luglio 2022

📍 Luogo:
Hotel 501, Vibo Valentia, via Emanuele Bucciarelli

SESSIONE 1 – mattina
👉🏻 CONVEGNO
Fra i relatori vi sarà la partecipazione in presenza del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale On. Luigi Di Maio.

🕰 Orari SE.1:
INGRESSO IN SALA consentito agli accreditati dalle ore 10.30 alle ore 11.15
Inizio lavori 11.30


SESSIONE 2 – pomeriggio
👉🏻 STRUMENTI OPERATIVI PER LE IMPRESE DEL SETTORE AGRO-ALIMENTARE
La seconda sessione pomeridiana sarà totalmente operativa e dedicata ai soli rappresentanti delle imprese accreditate a questo form

🕰 Orari SE. 2:
14.30 – 15.20 – Strumenti operativi: ICE, CdP, Simest e Sace
15.30 – 17.30 – “B2B” consulenza personalizzata con le imprese

La seconda sessione pomeridiana sarà totalmente operativa e dedicata ai soli rappresentanti delle imprese accreditate, al fine di consegnare alle imprese gli strumenti già attivi per l’internazionalizzazione (fondi, formazione, match domanda/offerta).

Per qualsiasi esigenza puoi fare riferimento ai seguenti contatti:

Segreteria Sottosegretaria Nesci

(In) Un anno …

Un anno fa giuravo come Sottosegretaria per il Sud e la Coesione territoriale. Un giorno carico di emozioni, che ha segnato la prosecuzione del mio impegno al servizio dei cittadini in una veste istituzionale. Da allora, con grande senso di responsabilità, ho portato avanti con la massima dedizione questo incarico per il Sud, per la Calabria, per la riduzione dei gap sociali, economici e territoriali. Questo primo anno è l’occasione per ripercorrere alcuni degli obiettivi raggiunti e delle azioni messe in campo a favore del Mezzogiorno, con lo sguardo già rivolto ai prossimi passi.

 ✅ Abbiamo approvato la Quota Sud per vincolare almeno il 40% delle risorse del PNRR al Mezzogiorno: una misura di equità, che sin dai primi bandi è stata rispettata e sulla quale continuiamo a vigilare costantemente. 

✅ Abbiamo istituito un fondo di perequazione infrastrutturale da 4,6 miliardi di euro per superare le disuguaglianze tra Nord e Sud. 

✅ Abbiamo introdotto misure di supporto per gli Enti locali con un concorso da 2.800 unità e un Fondo progettazione da 161 milioni di euro che consentiranno di aumentare la capacità progettuale. 

✅ Sulla base di queste misure lo SVIMEZ ha stonato che il Mezzogiorno crescerà del 12,4% nei prossimi anni: è una tendenza che vogliamo consolidare.   

✅ Durante questo primo anno di Governo abbiamo lavorato alla programmazione del Fondo di Sviluppo e Coesione: abbiamo 73,5 miliardi da investire nei prossimi anni per favorire l’equità territoriale.  

✅ Ho riservato un’attenzione particolare alla Calabria, lavorando a un Contratto Istituzionale di Sviluppo della nostra regione che ha l’obiettivo di svelarne a tutti la bellezza. Ho incontrato i sindaci di tutti i 404 Comuni calabresi, confrontandomi con loro sui progetti da adottare che presto verranno approvati rilanciando lo sviluppo della Calabria. Un piano straordinario per la crescita e la valorizzazione delle risorse ambientali, turistiche e culturali che ho fortemente voluto per far ripartire il nostro territorio. 

✅ Alla Calabria abbiamo destinato anche 1,4 miliardi per la transizione ecologica. Una cifra che consentirà di promuovere la crescita compatibile con l’ambiente nella nostra regione.

✅ Con una delibera Cipess abbiamo stanziato 465 milioni per le infrastrutture della Calabria. Con queste risorse si potranno finanziare interventi a favore della ss 106, della strada di collegamento per San Luca e dell’elettrificazione della linea jonica.  

✅ Altri 180 milioni di euro sono stati destinati alla Calabria per la costruzione di asili nido, indispensabili per garantire servizi essenziali alla popolazione e ridurre il divario di cittadinanza.

✅ Abbiamo destinato alla Calabria 163 milioni di euro per la rigenerazione urbana, risorse che verranno investite per il recupero e la riqualificazione degli spazi urbani. 

✅ 111 milioni sono stati stanziati per la Zes Calabria che consentiranno di realizzare collegamenti più efficaci tra le zone industriali e la rete infrastrutturale. Si tratta la cifra più alta dopo la Campania, che testimonia la grande attenzione per la nostra regione.

✅ Sono poi stati stanziati 17,2 milioni per lo sviluppo delle nostre aree interne, in particolare al versante Ionico-Serre, al Reventino-Savuto, alla Sila e Presila e all’Area Grecanica, per la quale è stato anche siglato un Accordo di Programma Quadro. 

✅ Infine, abbiamo destinato alla Calabria 13 milioni di euro per il fondo progettazione, che consentiranno ai comuni sotto i 30.000 abitanti di acquisire le proposte progettuali per partecipare ai bandi del PNRR.

Sono solo alcuni degli interventi finanziati a favore della Calabria, che riserva un posto centrale nelle politiche di sviluppo e coesione del Governo. 

Il mio impegno per la nostra regione ha riguardato le infrastrutture, dalla Salerno – Reggio Calabria alla ss106 fino alla fermata di Pizzo e al nuovo Tribubale di Vibo Valentia, la sanità, dal lavoro per il nuovo ospedale di Vibo Valentia fino alle misure per favorire il rientro del debito sanitario e superare in prospettiva il commissariamento, la legalità, dal potenziamento dei presidi di pubblica sicurezza al sostegno ai sindaci in prima linea contro la Ndrangheta, l’ambiente, dalla bonifica e depurazione delle aree marine fino allo sviluppo del turismo archeologico, la logistica e l’internazionalizzazione, dallo sviluppo del porto di Gioia Tauro al rafforzamento del sistema di trasporto aereo, l’occupazione, con le vertenze sindacali come quella dei dipendenti Abramo e Tim, insieme a tantissime altre tematiche. 

È stato un anno intenso, ricco di impegni in Aula, con le Commissioni parlamentari, al fianco dei colleghi deputati e senatori con i quali condividiamo l’obiettivo di far ripartire il Mezzogiorno. Un anno sul territorio, per confrontarmi direttamente con i cittadini, con le imprese, con gli amministratori locali ascoltando le loro istanze e lavorando per le soluzioni di cui la Calabria ha bisogno. Un anno da Sud, vissuto come sempre con la massima dedizione. 

Ora guardiamo al prossimo anno, un anno fondamentale che ci vedrà impegnati nell’attuazione del PNRR e della Quota Sud per il riscatto dei nostri territori. Un anno decisivo per ridiscutere le regole Ue, a partire dal superamento del patto di stabilità. Un anno strategico per portare a termine il lavoro fatto in questa legislatura, penso ad esempio alla legge Liberi di scegliere che sta raccogliendo consensi sempre più ampi intorno alla sua approvazione. Oppure alla norma Decontribuzione Sud, che ha consentito di sottoscrivere 592mila nuovi contratti e che deve essere resa strutturale. 

Un anno che richiederà ancora il massimo impegno per favorire la legalità, la crescita e l’occupazione, l’efficienza degli Enti locali e la coesione dei territori, per favorire lo sviluppo della Calabria, per far ripartire il Sud e, con esso, anche il Paese.

PNRR: Tra quote e reale emancipazione, verso il futuro del Sud

La complessità di uno strumento di primaria importanza come il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza solleva inevitabilmente numerosi interrogativi nei cittadini, cui è nostra prerogativa dare risposte che siano il più esaurienti e puntuali possibili.

Il PNRR investirà nelle regioni del Mezzogiorno il 40 % delle risorse territorializzabili, pari a circa 82 miliardi, quota che supera quel 34 % già previsto dalla legge per gli investimenti nazionali ordinari.

In aggiunta alle risorse del PNRR, non dobbiamo dimenticare i  fondi strutturali 2021-2027, il REACT EU, il Fondo Sviluppo e Coesione, le risorse nazionali per interventi strategici per il Mezzogiorno per altri 120 miliardi.

Insomma tra PNRR e altri fondi l’importo complessivamente allocabile al Sud, per i prossimi dieci anni, supera i 200 miliardi di euro. Bisogna esserne coscienti, senza sensazionalismi.

Per verificare la quota di risorse territoriali che il PNRR destina al Sud, è stato avviato un attento processo di analisi sui singoli investimenti finanziati. L’attività congiunta di Ministero per il Sud, Ministero dell’Economia e delle Finanze e delle altre Amministrazioni centrali responsabili degli interventi, ha tenuto conto dei progetti territorializzabili. Che significa “progetto territorializzabile”? Ovvero quegli investimenti chiaramente identificabili a livello territoriale come ad esempio reti ferroviarie, ZES, asili nido.

Per quanto riguarda invece i progetti che possono avere una ricaduta territoriale, ma senza alcuna assegnazione geografica-territoriale di partenza si è proceduto analizzando i potenziali beneficiari degli interventi. Quindi desumendo la dimensione territoriale attraverso studi di settore o precedenti esperienze progettuali.

La stima così ottenuta è il risultato di un’analisi tanto complessa quanto attendibile. E laddove si rischiava di sovrastimare l’impatto nel Meridione si è scelta un’impostazione conservativa. Vedasi il caso della stima – realizzata sulla capacità strutturale di assorbimento – del valore dell’ecobonus che, al Sud, è oggi pari a meno del 10% dell’intera misura che invece cuba 18 miliardi. Ma ciò non precluderà certo un tiraggio superiore a quello stimato qualora le regioni meridionali diventassero più efficienti.

A ciò si aggiunga che, nella quota del 40% ovvero del computo degli 82 miliardi previsti per il Sud nel PNRR, non vengono annoverate le cosiddette “azioni di sistema” che, comunque, avranno una ricaduta positiva su tutto il territorio nazionale e dunque anche nel mezzogiorno come ad esempio gli interventi del superbonus o gli incentivi della Transizione 4.0

Per garantire il rispetto della quota del 40%, il Governo è impegnato ad attuare ulteriori strumenti volti a di monitoraggio, attuazione e controllo diffuso delle risorse via via assegnabili ad una specifica area geografica. Sarà infatti prevista una piattaforma di e-government con indicatori di impatto nel Mezzogiorno, grazie alla quale i cittadini potranno valutare il rispetto dell’incidenza geografica.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza non è soltanto un programma di spesa, ma soprattutto di performance e quindi raggiungimento di obiettivi.  Uno strumento nazionale grazie al quale il Mezzogiorno beneficerà di risorse ingenti, ma anche di riforme come lo snellimento dei processi amministrativi, la semplificazione delle regole, la deburocratizzazione.

La nostra sfida da qui al 2026 consisterà, pertanto, nel superare le attese dell’Unione Europea rispettando tutti gli impegni presi con i cittadini e concretizzare una pronta capacità di spesa.

Inoltre, la volontà comune di Governo e Parlamento ha permesso di mettere nero su bianco, con un emendamento al “decreto semplificazioni”, la norma che vincola anche i bandi del #PNRR a impegnare il 40% delle risorse in progetti legati alle Regioni del Mezzogiorno. La tenacia della Ministra Carfagna e di tutto il Ministero del Sud -che mi onoro di rappresentare da Sottosegretaria di Stato- sta portando risultati giorno dopo giorno. Questo ci inorgoglisce, ma ci carica di ulteriori responsabilità.

Ora bisogna proseguire a mettere gli enti locali nelle condizioni di operare. Poi, dovremo verificare che i soldi siano spesi tutti e al meglio. Abbiamo risorse e opportunità per superare, finalmente, il divario fra il #Sud ed il resto del Paese.

Il Sud ce la deve fare e ce la farà.