In pochi credevano nel successo di “SVELARE BELLEZZA” ed invece ce l’ho fatta e sono felice che molti Sindaci e amministratori locali stiano finalizzando i finanziamenti ricevuti. Vi sto parlando di quanto accaduto durante il mio mandato di Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per il Sud e la Coesione Territoriale del Governo guidato da Mario Draghi. Ho lavorato con abnegazione con il supporto dell’allora Agenzia della Coesione Territoriale, degli uffici Ministeriali del Sud, di Invitalia e dei miei uffici che tutt’ora ringrazio.
Quando ho avviato l’elaborazione di un contratto istituzionale di sviluppo per la Calabria, che poi – dopo meno di un anno – ha portato al finanziamento di 110 opere diffuse sul territorio, per un valore di 227 milioni di euro, sapevo si trattasse di un’impresa politica complicata. Ma con il dialogo, lo studio e l’ostinazione tipica di certe “teste” calabresi, ho raggiunto l’obiettivo; soprattutto costruendo un metodo di lavoro che mi ha portato in tutto il territorio calabrese ad interloquire con la Regione, i Sindaci ed i loro tecnici presso le sedi delle Prefetture in ogni provincia.
Oggi alle ore 18 sarò a Ricadi presso il Museo Archeologico insieme all’Amminisitrazione del Comune di Ricadi, in provincia di Vibo Valentia, che è destinatario di un finanziamento di 2 milioni di euro nell’ambito del Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) “Calabria – Svelare Bellezza”. Verrà presentato il progetto finanziato che incide su uno dei tratti più suggestivi della Costa degli Dei, con opere diffuse di riqualificazione urbana e ambientale ma anche di recupero delle vocazioni identitarie del vasto territorio di Ricadi. Andando nel dettaglio le aree di intervento comprendono: il “Belvedere” della Frazione di Santa Domenica, la “Discesa Grotticelle” e il “Belvedere del Faro” a Capo Vaticano, lo “Slargo detto Fosso Carnovale” e l’accesso al “Mare della Piazzetta dei Pescatori” nella frazione di Santa Maria. Luoghi individuati per dare la possibilità ai residenti e ai visitatori occasionali di accedere e conoscere quelli che sono i caratteri autoctoni naturali del loro territorio.
Nella provincia di Vibo Valentia, ben 14 sono i comuni beneficiari, complessivamente, di oltre 35 milioni di euro per progetti utili a #SvelareBellezza nella nostra Calabria.
Obiettivi principali del progetto:
Riqualificazione degli spazi urbani, con particolare attenzione al decoro e alla funzionalità degli spazi pubblici.
Recupero e valorizzazione dei percorsi identitari legati alla storia, alla cultura e alla tradizione locale.
Miglioramento della mobilità dolce (pedonale e ciclabile) e dell’accessibilità.
Rafforzamento dell’attrattività turistica, con interventi infrastrutturali e ambientali.
Integrazione tra paesaggio, aree agricole e insediamenti urbani.
Interventi tecnici previsti:
Realizzazione di percorsi ciclopedonali che collegano i centri urbani principali alle zone di interesse paesaggistico.
Creazione di spazi pubblici polifunzionali (piazze, belvedere, aree attrezzate).
Restauro e riuso di edifici storici e rurali per fini culturali e turistici.
Interventi di mitigazione ambientale, inclusi sistemi di raccolta e gestione sostenibile delle acque meteoriche.
Introduzione di arredi urbani sostenibili e tecnologie green.
Località interessate:
Il progetto coinvolge in maniera capillare diverse frazioni del Comune di Ricadi, tra cui:
Santa Domenica – potenziamento del tessuto urbano e valorizzazione di nodi storici.
Capo Vaticano – interventi paesaggistici e infrastrutturali connessi al turismo costiero.
Brivadi, Ciaramiti, Orsigliadi, San Nicolò.
Ricadi centro – valorizzazione dei luoghi identitari e interventi di arredo urbano.
Il progetto è quindi interdisciplinare e integrato, e prevede un impiego combinato di risorse architettoniche, ambientali e culturali, con una visione di sviluppo sostenibile e partecipato.
Soltanto in provincia di Vibo Valentia sono 14 i Comuni beneficiari:
● Arena – Museo multimediale e laboratori di arti locali delle terre normanne di Calabria → 2.117.000,00 €
● Capistrano – Realizzazione cestovia biposto a collegamento permanente della “Piccola Sila” di Capistrano e realizzazione di un poligono di tiro e di aree pic-nic → 2.000.000,00 €
● Drapia – Realizzazione strada turistica “Briganteo” → 2.282.568,57 €
● Limbadi – Lavori di riqualificazione di una ex palestra per la realizzazione dell’auditorium comunale – 2° lotto completamento → 1.060.000,00 €
● Mongiana – Ripristino briglia, sistemazione argini del fiume Allaro prospicenti alle Reali ferriere borboniche → 1.600.000,00 €
● Nicotera – Progetto integrato per la valorizzazione del paesaggio culturale della dieta mediterranea → 2.000.000,00 €
● Parghelia – Riqualificazione punti di accesso alle spiagge Le Grazie e Michelino dal centro storico di Parghelia – Restauro conservativo, manutenzione straordinaria centro urbano – Recupero sottoservizi ed opere connesse → 3.150.000,00 €
● Polia – Realizzazione di un percorso naturalistico che connetta tra loro le diverse sorgenti oligominerali presenti sul territorio → 1.500.000,00 €
● Ricadi – Riqualificazione urbana e ambientale e recupero delle vocazioni identitarie del territorio delle aree costiere del comune di Ricadi → 2.000.000,00 €
● Serra San Bruno – Riqualificazione e valorizzazione del viale Certosa → 2.000.000,00 €
● Soriano Calabro – Intervento di riqualificazione funzionale dell’area civica e museale intorno al complesso San Domenico in Soriano Calabro → 1.500.000,00 €
● Spadola – Recupero e riqualificazione funzionale di edifici e spazi pubblici nel comune di Spadola → 1.473.600,00 €
● Tropea – Realizzazione Campi sportivi in località “Campo di Sopra” e ascensore panoramico di collegamento tra il centro storico ed il lungomare → 5.000.000,00 €
● Vibo Valentia – Riqualificazione funzionale ed urbanistica area retroporto → 7.980.520,00€
COMUNICATO STAMPA
“Svelare Bellezza” diventa realtà: a Ricadi la presentazione di un progetto da 2 milioni di euro per la riqualificazione del territorio Presenti il Sindaco Nicola Tripodi e l’On. Dalila Nesci
Ricadi (VV), 24 aprile 2025 – Con la presentazione ufficiale del progetto di riqualificazione urbana e ambientale, Ricadi festeggia oggi la concretizzazione di un finanziamento da 2 milioni di euro nell’ambito del Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) “Calabria – Svelare Bellezza”. Un risultato frutto della visione e dell’impegno dell’On. Dalila Nesci durante il suo mandato da Sottosegretario di Stato per il Sud nel Governo Draghi, oggi presente presso il Museo Archeologico e Paleontologico di Ricadi, su invito del Sindaco Nicola Tripodi. All’incontro hanno partecipato anche il Vice Sindaco Domenico Locane, la progettista Anna De Luca, il dirigente tecnico Ing. Giuseppe Ciancio e il direttore del museo Vincenzo Calzona. Il progetto mira al recupero delle vocazioni identitarie e paesaggistiche del territorio, riqualifica aree e realizza opere diffuse sul vasto territorio di Ricadi. I luoghi su cui si interviene nel dettaglio sono: ● il “Belvedere” della frazione di Santa Domenica, ● la “Discesa Grotticelle” ed il “Belvedere del Faro” a Capo Vaticano, ● lo “Slargo detto Fosso Carnovale” e l’accesso al mare dalla “Piazzetta dei Pescatori” nella frazione di Santa Maria. Luoghi simbolici pensati per essere restituiti alla fruizione pubblica, valorizzando la bellezza autentica della Costa degli Dei. “Siamo estremamente soddisfatti del risultato raggiunto” – ha dichiarato il Sindaco Nicola Tripodi – “La gara è stata espletata ed aggiudicata. A breve potranno partire i lavori che renderanno questi luoghi ancora più accessibili, attrattivi e coerenti con l’identità del nostro territorio”. Il CIS ha permesso il finanziamento di 110 opere su tutto il territorio calabrese per un totale di 227 milioni di euro. Solo nella provincia di Vibo Valentia, 14 sono i Comuni beneficiari per un totale di oltre 35 milioni di euro. “Ho creduto sin dall’inizio nel valore di questo percorso, costruendo un metodo fondato sul dialogo e la presenza costante nei territori” – ha affermato l’On. Dalila Nesci. “Il territorio di Ricadi è tra i più suggestivi della Costa degli Dei e valorizzare luoghi come Capo Vaticano dove ha dimorato lo scrittore Giuseppe Berto, significa restituire senso e prospettiva alla bellezza autentica del Sud. Questa è bellezza che si svela, ma soprattutto che costruisce futuro.” Il Vice Sindaco Domenico Locane ha dichiarato: “Sono molto contento del lavoro svolto con grande passione dall’Arch. De Luca e dai suoi collaboratori. Un grazie anche al dirigente dell’ufficio Tecnico, Ing. Giuseppe Ciancio, che ha seguito sin dal momento del suo insediamento questo progetto. Un ringraziamento particolare lo riservo soprattutto all’ On. Nesci che ha saputo interpretare le necessità dei nostri territori durante la sua esperienza di governo e grazie al suo lavoro verrà dato il giusto risalto alle bellezze delle zone interessate dagli interventi di riqualificazione”. Qui l’elenco di tutti i progetti finanziati: https://politichecoesione.governo.it/media/3061/elenco- progetti_cis-calabria-svelare-bellezza_priorita-alta.pdf
“Ingagliardire gli scuri” è un’espressione usata dal celebre storico dell’arte Giovanni Bellori, nonché biografo dell’artista, per descrivere la tecnica di Caravaggio di utilizzare maggiormente il tono medio di fondo, impostando una preparazione con caratteristiche cromatiche particolari. La cifra stilistica di Caravaggio è certamente la resa drammatica dei chiaroscuri, tecnica che inizierà ad utilizzare in quella considerata come “seconda fase” della sua produzione. È Santa Caterina d’Alessandria a segnare questo punto di svolta: l’opera si distingue per un uso più marcato del colore e per l’introduzione di ombre più intense, anticipando quella forza espressiva che diventerà cifra inconfondibile del suo linguaggio pittorico.
Ieri sera, con l’amico On. Maurizio Lupi ed altri colleghi, abbiamo compiuto un viaggio unico tra i dipinti di Michelangelo Merisi detto Caravaggio (1571-1610). Capolavori celebri, opere raramente visibili e nuove scoperte con prestiti eccezionali da musei di tutto il mondo . Tra questi:
*Ecce Homo* (dal Prado)
*Santa Caterina* (dal Thyssen-Bornemisza)
*Marta e Maddalena* (Detroit Institute of Arts)
Il ritorno dei tre dipinti commissionati da Ottavio Costa
Il *Martirio di sant’Orsola*, ultimo capolavoro di Caravaggio
La mostra a cura di Francesca Cappelletti, Maria Cristina Terzaghi, Thomas Clement Salomon è esposta nello splendido Palazzo Barberine a Roma.
Ho scattato alcune foto (non tutti i quadri si potevano fotografare), per ricordarmi di questa emozionante esperienza:
Oggi all’Istituto Tecnico “Alessandro Volta” di Tivoli, mi hanno accolto studenti attenti e curiosi. Felice di aver conosciuto la Dirigente Avv. Maria Cristina Berardini ed i suoi appassionati docenti.
Ringrazio per l’ospitalità anche l’Associazione LeA Community e tutti i nuovi amici tiburtini! Sono entusiasta ogni volta di conoscere gruppi di donne e uomini impegnati nei loro territori, dentro e fuori le istituzioni, consapevoli del potere della cittadinanza attiva. Complimenti!
Con LeA Community presso l’Agriturismo Villa Luce
Che splendore Tivoli! Guardate alcune foto che ho scattato nel centro storico:
“Ciascun confusamente un bene apprende nel qual si queti l’animo, e disira”.
Il cuore di ciascuno di noi cerca qualcosa che possa appagare il proprio desiderio di bello e di vero e soprattutto di sapere discernere il bene dal male. E Dante ci ha dimostrato, con la Divina Commedia, che questo viaggio dentro di noi e verso Dio si può compiere: è rischioso, faticoso, ti mette di fronte alle tue paure e ai tuoi limiti, ma si può fare! Si può arrivare a vedere il cielo, le stelle insomma…raggiungere uno stato di felicità.
Dante ha voluto narrare l’esperienza di un viaggio nell’aldilà ma con l’intento di spiegare il senso della nostra vita terrena e spirituale, nell’aldiquà appunto.
Alcune illustrazioni mi hanno particolarmente colpito. Quella del Canto III sugli ignavi che hanno fatto una cosa grave in vita: non hanno mai scelto il bene o il male e quindi non si sono mai presi la responsabilità di amare e di “appartenere”.
Poi l’immagine del Canto V con Paolo e Francesca: un istinto passionale che non può definirsi amore perché privo di ragionevolezza.
E poi la “Libertà ritrovata” del Canto XXVII del Purgatorio in cui Dante comprende e raggiunge il libero arbitrio imparando dalle difficoltà della vita.
Infine, l’immagine del “Transumanar” del Canto I del Paradiso in cui Dante, grazie a Beatrice che le fa da specchio, riesce a guardare il sole con i propri occhi.
Consiglio a tutti di andare a visitare la mostra gratuita nei Musei di San Salvatore in Lauro dal titolo: “Uomini siate e non pecore matte”. Un viaggio letterario ed interiore nella Divina Commedia di Dante Alighieri. La mostra, con i commenti di Franco Nembrini e le illustrazioni di Gabriele Dell’Otto è stata realizzata da “Centocanti s.a.s” e voluta dal Dicastero per l’Evangelizzazione in occasione del Giubileo 2025. Potete visitarla fino al 27 aprile 2025.
“Entra nel gioco e gioca la tua parte”. È una frase tratta da una delle mie canzoni scout preferite, Cenerentola. Un invito semplice ma potente a vivere la propria vita da protagonisti. In fondo, c’è una domanda che attraversa tutte le stagioni dell’esistenza: “Mi sto avvicinando alla versione di Me che desidero essere?” Quella versione autentica, che riflette le mie inclinazioni più vere e fa sviluppare i miei talenti?
È proprio la ricerca di una risposta a questa domanda che dà senso e direzione alla nostra vita.
Ieri ho ascoltato con grande interesse un intervento di Mons. Gianfranco Ravasi, durante un convegno alla Camera dei Deputati, dedicato alle grandi transizioni e questioni che definiscono il nuovo mondo in divenire. In un contesto così complesso, istituzioni e società sono chiamate ad agire, sì, ma a partire da valori fondamentali, non negoziabili.
E qui tocchiamo un nodo centrale: oggi ci sentiamo smarriti, facciamo fatica a immaginare nuovi mondi, nuovi modi di esistere. Perché? Perché manca un’idea condivisa e oggettiva di “natura umana”. E così cediamo alla tentazione del relativismo, della radicalizzazione dell’individualismo, pensando che bastino a rispondere alle domande eterne che abitano la condizione umana.
Eppure, una risposta vera esiste: è la relazione con l’altro che ci rende persone. Senza riconoscere l’altro, non possiamo essere visti davvero. Non riusciamo a definire chi siamo, né ad accettare le nostre fragilità comuni.
Il cuore di ogni relazione è l’innamoramento dell’altro e, attraverso di esso, di sé stessi. Un amore che è insieme compassione ed eros, un’energia potente che genera creatività, passione, tenerezza.
Dalla tribuna degli Ex Parlamentari a Montecitorio, oggi pomeriggio, ho seguito il discorso di re Carlo III davanti alle Camere riunite. È il primo re britannico a prendere la parola in quest’aula.
Ha citato Dante e Virgilio. Ricordato Falcone e la partigiana Del Din. Più volte ha dichiarato il suo grande amore per l’Italia, concludendo così il suo discorso: “Qualunque siano le sfide che inevitabilmente affrontiamo come nazioni, nel nostro continente e oltre, ora e in futuro possiamo superarle insieme e lo faremo insieme. E quando lo avremo fatto potremo dire con Dante: e quindi uscimmo a riveder le stelle”.
I nostri Paesi sono al fianco delll’Ucraina e sono fianco a fianco nella Nato, consapevoli che la pace non puo’ mai essere data per scontata. L’amicizia fra italia e Inghilterra si rafforzi nella costruzione del futuro prospero e democratico della nostra Europa!
Sostengo debba nascere una “Euro-coalizione”: un’aggregazione politica delle forze centriste di ispirazione cattolica, popolare e liberal-democratica, che metta insieme i partiti moderati italiani di dx e sx, isolando gli estremisti. Da dove partire? Da una base valoriale comune ed un obiettivo politico strategico: realizzare gli Stati Uniti d’Europa.
Oggi sono intervenuta durante l’iniziativa organizzata da “Tempi Nuovi – Popolari Uniti” a Roma, presso la Casa Bonus Pastor in Via Aurelia 208.
Ho aperto e presieduto la sessione pomeridiana dei lavori, introducendo il dibattito politico con un mio intervento.
Alla tavola rotonda hanno poi partecipato Ernesto Maria Ruffini, gli onorevoli Alessandro Cattaneo e Lorenzo Guerini. La moderazione è stata affidata a Lucio D’Ubaldo Direttore de “Il Domani d’Italia”.
Le conclusioni affidate a lui Fabrizia Abate e Giuseppe Fioroni.
Grazie a tutti per questa giornata di pensiero e buona politica lontana mille miglia da slogan e populismi!
Un estratto del mio intervento:
“Sono in atto polarizzazioni politichein grado di far implodere le nostre democrazie. La radicalizzazione della destra ultraconservatrice e della sinistra oltranzista e illiberale, come facce della stessa medaglia, si autoalimentano senza essere in grado di fornire risposte adeguate ai bisogni delle persone.
Allora perché siamo convinti che il futuro sia il centro? Al centro stanno i moderati. Essere moderati significa utilizzare/saper maneggiare il metodo della mediazione creativa che è l’unico in grado di affrontare la complessità dei tempi che viviamo, andando oltre le posizioni della dx e della sx ideologicamente orientate e contrapposte.
Può dunque inverarsi un’alternativa ai governi polarizzanti della Meloni o Schlein-Conte. L’Euro-coalizione è un’aggregazione politica dei partiti moderati di destra e di sinistra che – isolando gli estremismi – intendono rafforzare l’Europa e quindi la democrazia dei diritti dell’uomo, del personalismo cristiano, del welfare, contro l’idea di un mondo governato dalle autocrazie. Tempi Nuovi sta dando il suo contributo per arrivare a questo obiettivo politico.
Quale può essere il collante ideale/valoriale? La marcia strategica verso gli Stati Uniti d’Europa. In un mondo in tempesta e con le guerre in atto, l’UE deve salvaguardare il futuro delle democrazie occidentali. Soprattutto da quando gli Stati Uniti con Trump stanno lavorando per il disordine mondiale sconfessando la loro storia (vedi dazi e difesa)”.
Giuseppe Fioroni, Dalila Nesci, Lorenzo Guerini, Fabrizia AbateTavolo rotonda moderata da Lucio D’Ubaldo de (Il Domani d’Italia) con On. Alessandro Cattaneo, Ernesto Maria Ruffini, On. Lorenzo Guerini
TEMPI NUOVI & DEMOCRATS (PDE) [Roma, Bonus Pastor]
REGISTRAZIONE VIDEO https://youtu.be/uEFSE6qvnPo?feature=shared [Lavori del mattino]
https://youtu.be/1_fr4TS9syQ?feature=shared [Lavori del pomeriggio]
Per giovedì 3 aprile presso il Bonus Pastor, a Roma in Via Aurelia 208, “Tempi Nuovi” ha organizzato un convegno dal titolo “Europa indispensabile”.
L’Europa è indispensabile. Dirò anch’io la mia, giovedì 3 aprile 2025. I sistemi democratici — per non soccombere — devono evolvere in fretta, rafforzando l’ancoraggio ai valori occidentali e della cristianità. Quali sono? Quelli che mettono al centro la dignità della persona, la giustizia sociale e la partecipazione. L’#UE, in questa nuova era di Donald Trump negli #USA, è costretta dagli eventi (vedi dazi e guerra in Ucraina) ad accelerare i suoi passi di crescita economica ed evoluzione istituzionale.
I leader europei, partiamo da quelli dei Paesi fondatori, spingano per riforme ed investimenti comuni in difesa, welfare, innovazione e competitività sui mercati internazionali.
Quanto è stato raggiunto, fino ad oggi, nel processo di integrazione europea è già un successo!E per niente scontato, se stiamo capendo come i processi storici e gli equilibri geopolitici possano mutare e degenerare così velocemente.
La politica ha bisogno di perseveranza e serietà. La propaganda pelosa dei finti pacifisti, alla #Conte e #Salvini, non spostano di una virgola gli equilibri geopolitici internazionali. La loro propaganda è autoreferenziale, utile a sfruttare le buone intenzioni dei più. Ora serve concretezza, visione e fedeltà alle istituzioni democratiche.
La politica italiana non può rimanere nelle sabbie mobili: c’è bisogno di un’alternativa seria agli estremismi di destra e di sinistra. Serve una nuova euro-coalizione dei partiti moderati italiani. Dove nascerà, ci sarò. Anch’io sto dando il mio contributo.
Tommaso Cerno, Direttore de “Il Tempo” _27 marzo 2025 “Pomeriggi Popolari a Montecitorio”
Al centro della discussione dell’evento organizzato dal think tank “Parole Guerriere”, nell’ambito della rassegna “Pomeriggi Popolari a Montecitorio”, presso la Sala della Regina della Camera dei Deputati, c’era la riforma dello “Ius Schoale”. Un necessario strumento normativo che costringe istituzioni e cittadini tutti a ripensare l’identità, l’integrazione e la partecipazione, in una società sempre più multiculturale. Ecco le dichiarazioni di Tommaso Cerno, Direttore de Il Tempo: “Discutere finalmente con i ragazzi, con la politica, con i tecnici, con chi racconta questo Paese di come la cittadinanza italiana debba evolversi, come sia giusto affidarla è un tema dirimente. E questo evento a Montecitorio ha fatto capire, a tutti, una cosa aldilà delle idee politiche e cioè che il sangue e il suolo non sono più sufficienti a dirci chi è italiano davveroe a chi rischiamo di togliere da questo diritto-dovere, nel nome dell’ideologia. E ci ha fatto capire che il luogo a cui la Repubblica spinge, per definire questa modernità legislativa, è la scuola. Perché la scuola è, per ragione Costituzionale, il momento in cui l’integrazione avviene. Quindi qui è stato fatto un passo in avanti. Ora il Parlamento, che si trova qui sotto, può solo farci tornare indietro. E siccome è successo un sacco di volte non ci scommetto che prenderanno da questo convegno il senso profondo e cioè che si può fare meglio senza sfondare nell’ideologia” _Dichiarazione rilasciata a Massimo Colonna di Lac News 24 che potete riascoltare qui: https://www.lacnews24.it/video/societa/le-parole-guerriere-su-ius-scholae-e-ius-italiae-gfbwmj2g
Date un’occhiate al nostro canale yt di Parole Guerriere (@paroleguerriere5103), troverete parte dell’intervento di Tommaso Cerno ma anche il video integrale da poter rivedere: https://www.youtube.com/watch?v=C6yJl0LhUuI
Grazie Tommaso per il tuo contributo, sempre intelligente e mai banale!
Fabio Rampelli, Hilarry Sedu, Tommaso Cerno _ 27 03 25 Convegno Ius ScholaeDiego Antonio Nesci, Tommaso Cerno, Dalila Nesci, Maria Rita Parsi27 03 25 Convegno Ius Scholae_ Sala della Regina, Palazzo Montecitorio
Ieri la prestigiosa e antica Sala della Regina di Palazzo Montecitorio era pienissima di giovani, intellettuali, amministratori, rappresentanti di associazioni, politici e giornalisti. Una platea attentissima che potuto ascoltare relatori dai contenuti dirompenti e chiarissimi. Ringrazio l’On. Fabio Rampelli, l’On. Fioroni, la Prof.ssa Maria Rita Parsi, il Direttore de Il Tempo Tommaso Cerno, l’Avv. Hilarry Sedu e la Ministra Anna Maria Bernini. Complimenti anche a mio fratello Diego Antonio per aver introdotto e moderato i lavori.
Un ringraziamento speciale agli amici dello staff organizzativo e direttivo presenti ieri: Egidio Lizza, Cesare Serantoni, Salvatore Crupi, Giulia Romano, Michele Galella. Grazie infinite a tutti coloro che con stima, affetto e partecipazione civica autentica vi partecipano ogni volta da tutta Italia.
COMUNICATO STAMPA
Dibattito aperto e costruttivo al Think Tank “Parole Guerriere” su Ius Scholae e Ius Italiae
Roma, 28 marzo 2025 – Un confronto autentico e concreto ha caratterizzato il Think Tank “Parole Guerriere”, svoltosi ieri presso la Sala della Regina di Palazzo Montecitorio. L’evento ha visto la partecipazione di autorevoli esponenti del panorama politico e culturale italiano: Fabio Rampelli, Giuseppe Fioroni, Maria Rita Parsi, Tommaso Cerno, Hilarry Sedu e, con un messaggio di saluto, la Ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini.
Il moderatore Diego Antonio Nesci, ha sottolineato l’importanza di spazi di dialogo politico basati su pensiero profondo e rispetto reciproco, lontani da logiche populiste: “Sembrano sempre più rari i luoghi in cui il confronto politico si sviluppa con autenticità. Gli illustri relatori hanno dimostrato che è possibile dialogare e ridurre le distanze culturali anche su un tema delicato come lo Ius Scholae o Ius Italiae, già oggetto di dibattito pubblico e di iniziative parlamentari”.
L’evento è stato trasmesso in diretta web dalla Camera dei Deputati ed è tuttora disponibile al seguente link: https://webtv.camera.it/evento/27715.
Interventi di rilievo sul tema della cittadinanza
Il Vicepresidente della Camera, On. Fabio Rampelli, ha partecipato attivamente al dibattito, evidenziando la necessità di affrontare il tema della cittadinanza con equilibrio: “Ha senso ragionare sulla cittadinanza al termine del percorso scolastico e sempre dopo una richiesta formale. Discuterne non deve essere un tabù, ma bisogna farlo senza strumentalizzazioni politiche”.
La Ministra Anna Maria Bernini, impossibilitata a partecipare per un impegno istituzionale all’estero, ha inviato un messaggio di grande rilevanza politica: “Le politiche di cittadinanza non sono dogmi, possono e devono mutare per favorire una reale integrazione e riconoscere il contributo delle nuove generazioni alla nostra società. Con lo Ius Italiae, poniamo al centro non solo l’educazione, ma anche il legame profondo con l’Italia e la sua comunità”.
Tommaso Cerno, direttore de Il Tempo, ha ribadito il ruolo fondamentale della scuola nell’integrazione: “La scuola può dirci se un ragazzo è integrato. Oggi vediamo migliaia di giovani nati in Italia che non hanno ancora la cittadinanza, ma che lo sono più di noi. Dobbiamo superare le paure e affiancare al concetto di diritto quello di dovere per dare a questi ragazzi il riconoscimento che meritano”.
Di particolare impatto è stata la testimonianza di Hilarry Sedu, Vicepresidente dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, che ha affrontato il tema da un punto di vista giuridico: “Non possiamo fare discriminazioni tra minori. Questi ragazzi non sono soggetti da integrare, sono già italiani perché nati o cresciuti in Italia da genitori stranieri fin dalla prima infanzia”.
La Prof.ssa Maria Rita Parsi ha enfatizzato il ruolo della scuola come centro culturale aperto e inclusivo: “La scuola deve diventare un presidio polivalente attivo tutto il giorno, con un’équipe pedagogica collegata alle realtà associative del territorio”.
Infine, l’On. Giuseppe Fioroni, ex Ministro dell’Istruzione, ha evidenziato la necessità di educare i giovani al rispetto delle diversità: “La segregazione per etnie non funziona. Alimenta la paura e genera separazione e violenza. Dobbiamo insegnare ai ragazzi a vedere nella diversità un’opportunità di crescita e arricchimento reciproco”.
L’evento ha dimostrato che un dialogo sereno e costruttivo su temi complessi è possibile, offrendo spunti di riflessione per una riforma della cittadinanza che tenga conto delle trasformazioni della società italiana.
Per informazioni: Dalila Nesci eventi@paroleguerriere.info
I contenuti di alcune agenzie stampa diramate ieri:
IUS SCHOLAE. RAMPELLI (FDI): SIAMO NAZIONE CHE DÀ PIÙ NUOVE CITTADINANZE DIR3145 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT IUS SCHOLAE. RAMPELLI (FDI): SIAMO NAZIONE CHE DÀ PIÙ NUOVE CITTADINANZE (DIRE) Roma, 27 mar. – “La cittadinanza è materia scivolosa. Non a caso se ne parla da anni: chiunque sia stato chiamato a guidare la nazione non ha voluto, o non è riuscito, a modificarla. La legge attuale dà risposte importanti: siamo la nazione che concede il maggior numero di nuove cittadinanze in Europa rispetto alle altre: 200mila nel 2023, in proiezione dieci milioni in 10 anni. Lo ius sanguinis può evolvere, non ci sono resistenze preconcette. Ma quali sono i punti di caduta di un’eventuale riforma della cittadinanza? Qual è al contrario quella ‘mente illuminata’ che vuole imporre la cittadinanza italiana per legge a un bambino nato in Italia da genitori stranieri? Chi ci autorizzerebbe, secondo lo ius soli, a imporre la nostra cittadinanza se quel bambino volesse essere legato alla nazionalità, alla cultura, alla tradizione dei propri genitori? La pretesa della superiorità tanto bistrattata? La cittadinanza si deve desiderare e la si deve conquistare, non può essere un automatismo? A maggior ragione in un’epoca di flussi migratori eccezionali scaturiti da un messaggio sbagliato mandato dall’occidente al Terzo mondo. E infatti molti Stati stanno irrigidendo le norme e non ampliandole. Lo ius soli è una boiata insomma”. Così il vicepresidente della Camera dei Deputati Fabio Rampelli, esponente di Fratelli d’Italia, intervenendo al 25° convegno di Parole Guerriere, ‘Ius Scholae: tempi nuovi per l’Italia?. E continua: “Ha senso ragionare sulla cittadinanza al termine del percorso scolastico e sempre dopo averla richiesta. Parlare di cittadinanza non è un tabù ma se ne deve parlare con equilibrio, non per strappare voti. Nel 1994, il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, in presenza di piccoli agglomerati di cittadini stranieri insediati in diverse periferie italiane e in scuole ghetto, decretò il principio dell’equa distribuzione per garantire equilibrio e quindi condizioni di vera inclusione culturale e sociale. Per arginare i piccoli Bronx che nascevano ai margini delle grandi città. È la mescolanza che crea dialogo, non l’uniformità, che al contrario genera odio e ostilità. Io voglio vedere il diverso, riconoscerlo e farmi conoscere. Così, se vado in un paese islamico, voglio vedere le mezze lune, senza per questo vedere vacillare la mia appartenenza alla mia confessione religiosa. Allo stesso tempo, non è togliendo i crocifissi o vietando i presepi che favoriamo l’integrazione degli immigrati di religione islamica. È il riconoscimento dell’identità dell’altro a generare il desiderio dello scambio. Discussione aperta, senza paraocchi, senza l’ossessione della propaganda e comunque ricordo che questo tema- conclude Rampelli- non è presente nel programma di legislatura del centrodestra, non essendo ritenuto una priorità”. (Com/Tec/ Dire) 20:22 27-03-25 NNNN CITTADINANZA: RAMPELLI, ‘SIAMO NAZIONE CHE NE DA’ DI PIU’, RIFORMA NON TABU’ MA SERVE EQUILIBRIO’ = ADN1589 7 POL 0 ADN POL NAZ CITTADINANZA: RAMPELLI, ‘SIAMO NAZIONE CHE NE DA’ DI PIU’, RIFORMA NON TABU’ MA SERVE EQUILIBRIO’ = Roma, 27 mar. (Adnkronos) – ”La cittadinanza è materia scivolosa. Non a caso se ne parla da anni: chiunque sia stato chiamato a guidare la nazione non ha voluto, o non è riuscito, a modificarla. La legge attuale dà risposte importanti: siamo la nazione che concede il maggior numero di nuove cittadinanze in Europa rispetto alle altre: 200mila nel 2023, in proiezione dieci milioni in 10 anni. Lo ius sanguinis può evolvere, non ci sono resistenze preconcette. Ma quali sono i punti di caduta di un’eventuale riforma della cittadinanza? Qual è al contrario quella ”mente illuminata” che vuole imporre la cittadinanza italiana per legge a un bambino nato in Italia da genitori stranieri? Chi ci autorizzerebbe, secondo lo ius soli, a imporre la nostra cittadinanza se quel bambino volesse essere legato alla nazionalità, alla cultura, alla tradizione dei propri genitori? La pretesa della superiorità tanto bistrattata? La cittadinanza si deve desiderare e la si deve conquistare, non può essere un automatismo? A maggior ragione in un’epoca di flussi migratori eccezionali scaturiti da un messaggio sbagliato mandato dall’occidente al Terzo mondo. E infatti molti Stati stanno irrigidendo le norme e non ampliandole. Lo ius soli è una castroneria insomma”. Così il vicepresidente della Camera dei Deputati Fabio Rampelli, esponente di Fratelli d’Italia, intervenendo al 25° convegno di Parole Guerriere, ”Ius Scholae: tempi nuovi per l’Italia?” presso la Sala della Regina della Camera. “Ha senso ragionare sulla cittadinanza al termine del percorso scolastico e sempre dopo averla richiesta. Parlare di cittadinanza non è un tabù ma se ne deve parlare con equilibrio, non per strappare voti. Nel 1994, il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, in presenza di piccoli agglomerati di cittadini stranieri insediati in diverse periferie italiane e in scuole ghetto, decretò il principio dell’equa distribuzione per garantire equilibrio e quindi condizioni di vera inclusione culturale e sociale. Per arginare i piccoli Bronx che nascevano ai margini delle grandi città. È la mescolanza che crea dialogo, non l’uniformità, che al contrario genera odio e ostilità. Io voglio vedere il diverso, riconoscerlo e farmi conoscere. Così, se vado in un paese islamico, voglio vedere le mezze lune, senza per questo vedere vacillare la mia appartenenza alla mia confessione religiosa. Allo stesso tempo, non è togliendo i crocifissi o vietando i presepi che favoriamo l’integrazione degli immigrati di religione islamica. È il riconoscimento dell’identità dell’altro a generare il desiderio dello scambio. Discussione aperta, senza paraocchi, senza l’ossessione della propaganda e comunque ricordo che questo tema non è presente nel programma di legislatura del centrodestra, non essendo ritenuto una priorità”. (Pol-Leb/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 27-MAR-25 20:09 NNNN Cittadinanza: Rampelli, no tabù su riforma ma quali punti caduta? Cittadinanza: Rampelli, no tabù su riforma ma quali punti caduta? Roma, 27 mar. (LaPresse) – “La cittadinanza è materia scivolosa. Non a caso se ne parla da anni: chiunque sia stato chiamato a guidare la nazione non ha voluto, o non è riuscito, a modificarla. La legge attuale dà risposte importanti: siamo la nazione che concede il maggior numero di nuove cittadinanze in Europa rispetto alle altre: 200mila nel 2023, in proiezione dieci milioni in 10 anni. Lo ius sanguinis può evolvere, non ci sono resistenze preconcette. Ma quali sono i punti di caduta di un’eventuale riforma della cittadinanza?”. Così il Vicepresidente della Camera dei Deputati Fabio Rampelli, esponente di Fratelli d’Italia, intervenendo al 25° convegno di Parole Guerriere, ‘Ius Scholae: tempi nuovi per l’Italia?’ presso la Sala della Regina.”Qual è al contrario quella ‘mente illuminata’ che vuole imporre la cittadinanza italiana per legge a un bambino nato in Italia da genitori stranieri? Chi ci autorizzerebbe, secondo lo ius soli, a imporre la nostra cittadinanza se quel bambino volesse essere legato alla nazionalità, alla cultura, alla tradizione dei propri genitori? La pretesa della superiorità tanto bistrattata? La cittadinanza si deve desiderare e la si deve conquistare, non può essere un automatismo? A maggior ragione in un’epoca di flussi migratori eccezionali scaturiti da un messaggio sbagliato mandato dall’occidente al Terzo mondo. E infatti molti Stati stanno irrigidendo le norme e non ampliandole. Lo ius soli – sottolinea – è una castroneria insomma. Ha senso ragionare sulla cittadinanza al termine del percorso scolastico e sempre dopo averla richiesta”.(Segue) POL NG01 gib 272000 MAR 25 Cittadinanza:Rampelli,no tabu’ su riforma ma quali punti caduta? = AGI0912 3 POL 0 R01 / Cittadinanza:Rampelli,no tabu’ su riforma ma quali punti caduta? = (AGI) – Roma, 27 mar. – “La cittadinanza e’ materia scivolosa. Non a caso se ne parla da anni: chiunque sia stato chiamato a guidare la nazione non ha voluto, o non e’ riuscito, a modificarla. La legge attuale da’ risposte importanti: siamo la nazione che concede il maggior numero di nuove cittadinanze in Europa rispetto alle altre: 200mila nel 2023, in proiezione dieci milioni in 10 anni. Lo ius sanguinis puo’ evolvere, non ci sono resistenze preconcette. Ma quali sono i punti di caduta di un’eventuale riforma della cittadinanza? Qual e’ al contrario quella ‘mente illuminata’ che vuole imporre la cittadinanza italiana per legge a un bambino nato in Italia da genitori stranieri? Chi ci autorizzerebbe, secondo lo ius soli, a imporre la nostra cittadinanza se quel bambino volesse essere legato alla nazionalita’, alla cultura, alla tradizione dei propri genitori? La pretesa della superiorita’ tanto bistrattata? La cittadinanza si deve desiderare e la si deve conquistare, non puo’ essere un automatismo. A maggior ragione in un’epoca di flussi migratori eccezionali scaturiti da un messaggio sbagliato mandato dall’Occidente al Terzo mondo. E infatti molti Stati stanno irrigidendo le norme e non ampliandole. Lo ius soli e’ una boiata insomma. Ha senso ragionare sulla cittadinanza al termine del percorso scolastico e sempre dopo averla richiesta.Parlare di cittadinanza non e’ un tabu’ ma se ne deve parlare con equilibrio, non per strappare voti. Nel 1994, il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, in presenza di piccoli agglomerati di cittadini stranieri insediati in diverse periferie italiane e in scuole ghetto, decreto’ il principio dell’equa distribuzione per garantire equilibrio e quindi condizioni di vera inclusione culturale e sociale. Per arginare i piccoli Bronx che nascevano ai margini delle grandi citta’. E’ la mescolanza che crea dialogo, non l’uniformita’, che al contrario genera odio e ostilita’. Io voglio vedere il diverso, riconoscerlo e farmi conoscere. Cosi’, se vado in un paese islamico, voglio vedere le mezze lune, senza per questo vedere vacillare la mia appartenenza alla mia confessione religiosa. Allo stesso tempo, non e’ togliendo i crocifissi o vietando i presepi che favoriamo l’integrazione degli immigrati di religione islamica. E’ il riconoscimento dell’identita’ dell’altro a generare il desiderio dello scambio. Discussione aperta, senza paraocchi, senza l’ossessione della propaganda e comunque ricordo che questo tema non e’ presente nel programma di legislatura del centrodestra, non essendo ritenuto una priorita’”. Cosi’ il vicepresidente della Camera dei Deputati Fabio Rampelli, esponente di Fratelli d’Italia, intervenendo al 25 convegno di Parole Guerriere, ‘Ius Scholae: tempi nuovi per l’Italia?’ presso la Sala della Regina della Camera. (AGI)com/Cnt 271955 MAR 25 NNNN – Bernini, ‘politiche cittadinanza non sono dogmi, devono mutare’ Bernini, ‘politiche cittadinanza non sono dogmi, devono mutare’ ‘Definizione di cittadino italiano sta evolvendo’
(ANSA) – ROMA, 27 MAR – L’acquisizione della cittadinanza italiana è “un argomento quasi sempre trattato con una polarizzazione che ne ha limitato il dibattito e che oggi è urgente svincolare da opposte spinte radicali. La definizione stessa di cittadino italiano sta evolvendo in risposta a una società sempre più aperta, sempre più multiculturale. Una società dove una percentuale significativa di bambini nati in Italia ha origini straniere, frequenta le nostre scuole e le nostre università”. Così la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, in un messaggio inviato e letto al convegno “Ius Scholae: tempi nuovi per l’Italia?” alla Camera dei deputati. “Lo scorso anno accademico si sono iscritti nei nostri atenei 134 mila studenti stranieri. I laureati sono oltre 19 mila. I dati raccolti dal ministero dell’università e della ricerca parlano di ragazze e ragazzi che in Italia hanno scelto di crescere, formarsi, vivere e contribuire allo sviluppo del paese. È un cambiamento demografico su cui dobbiamo riflettere – ha aggiunto – Le politiche di cittadinanza non sono dogmi, si possono modificare. E io aggiungo: devono mutare per facilitare una vera integrazione e riconoscere il contributo che queste nuove generazioni danno alla nostra società”. Bernini ha evidenziato che “l’istruzione è l’elemento fondamentale di una nuova politica della cittadinanza. Un ciclo di studi completo, 10 anni di formazione possiamo ritenerli un buon presupposto per diventare italiani. Ma noi andiamo anche oltre, con una versione 2.0 dello Ius Scholae, lo Ius Italiae che pone al centro non solo l’educazione, ma soprattutto il legame profondo con l’Italia e la sua comunità. È attraverso la scuola, ma soprattutto attraverso la condivisione di storia, valori e tradizioni che si costruisce il senso di appartenenza alla comunità. Questa è l’integrazione che vogliamo”. “La cittadinanza non è solo un titolo giuridico, ma rappresenta la partecipazione e la condivisione di valori comuni. In un mondo in continua evoluzione dove i confini politici e culturali sono sempre più rarefatti, possiamo guardare anche alla storia del nostro passato per comprendere l’importanza di nuove politiche che si adattano alle esigenze delle comunità – ha concluso la ministra – L’identità di un popolo non si costruisce sull’esclusione, ma sulle capacità di accogliere anche ibrida, di evolversi, avendo radici forti. L’identità è appartenenza, l’identità è riconoscere. L’identità è la forza di non perdersi”. (ANSA). 2025-03-27T18:57:00+01:00 YSM-RO ANSA per CAMERA03 https://trust.ansa.it/33e5f5dd94f0ab7f3f4fa8a16606d013c21fa00fb506b8f34acc43736b175473 – Bernini, ‘politiche cittadinanza non sono dogmi, devono mutare’ Bernini, ‘politiche cittadinanza non sono dogmi, devono mutare’ ‘Definizione di cittadino italiano sta evolvendo’
(ANSA) – ROMA, 27 MAR – L’acquisizione della cittadinanza italiana è “un argomento quasi sempre trattato con una polarizzazione che ne ha limitato il dibattito e che oggi è urgente svincolare da opposte spinte radicali. La definizione stessa di cittadino italiano sta evolvendo in risposta a una società sempre più aperta, sempre più multiculturale. Una società dove una percentuale significativa di bambini nati in Italia ha origini straniere, frequenta le nostre scuole e le nostre università”. Così la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, in un messaggio inviato e letto al convegno “Ius Scholae: tempi nuovi per l’Italia?” alla Camera dei deputati. “Lo scorso anno accademico si sono iscritti nei nostri atenei 134 mila studenti stranieri. I laureati sono oltre 19 mila. I dati raccolti dal ministero dell’università e della ricerca parlano di ragazze e ragazzi che in Italia hanno scelto di crescere, formarsi, vivere e contribuire allo sviluppo del paese. È un cambiamento demografico su cui dobbiamo riflettere – ha aggiunto – Le politiche di cittadinanza non sono dogmi, si possono modificare. E io aggiungo: devono mutare per facilitare una vera integrazione e riconoscere il contributo che queste nuove generazioni danno alla nostra società”. Bernini ha evidenziato che “l’istruzione è l’elemento fondamentale di una nuova politica della cittadinanza. Un ciclo di studi completo, 10 anni di formazione possiamo ritenerli un buon presupposto per diventare italiani. Ma noi andiamo anche oltre, con una versione 2.0 dello Ius Scholae, lo Ius Italiae che pone al centro non solo l’educazione, ma soprattutto il legame profondo con l’Italia e la sua comunità. È attraverso la scuola, ma soprattutto attraverso la condivisione di storia, valori e tradizioni che si costruisce il senso di appartenenza alla comunità. Questa è l’integrazione che vogliamo”. “La cittadinanza non è solo un titolo giuridico, ma rappresenta la partecipazione e la condivisione di valori comuni. In un mondo in continua evoluzione dove i confini politici e culturali sono sempre più rarefatti, possiamo guardare anche alla storia del nostro passato per comprendere l’importanza di nuove politiche che si adattano alle esigenze delle comunità – ha concluso la ministra – L’identità di un popolo non si costruisce sull’esclusione, ma sulle capacità di accogliere anche ibrida, di evolversi, avendo radici forti. L’identità è appartenenza, l’identità è riconoscere. L’identità è la forza di non perdersi”. (ANSA). 2025-03-27T18:57:00+01:00 YSM-RO ANSA per CAMERA01 https://trust.ansa.it/33e5f5dd94f0ab7f3f4fa8a16606d013c21fa00fb506b8f34acc43736b175473 CAMERA, INCONTRO SU IUS SCHOLAE 9CO1642909 4 POL ITA R01 CAMERA, INCONTRO SU IUS SCHOLAE (9Colonne) Roma, 27 mar – Oggi, alle ore 17:15, presso la Sala della Regina di Palazzo Montecitorio, si terrà l’incontro “Ius Scholae: tempi nuovi per l’Italia?”. L’evento metterà al centro la possibile riforma dello Ius Scholae e dello Ius Italiae, attualmente al centro del confronto politico in Parlamento. L’obiettivo dell’incontro è “stimolare una riflessione costruttiva sull’inclusione e l’integrazione, superando le divisioni ideologiche per individuare soluzioni concrete e sostenibili. Il dibattito rappresenterà un’occasione di confronto interdisciplinare sullo Ius Scholae, non solo come riforma giuridica, ma anche come strumento per ripensare il rapporto tra identità, cittadinanza e partecipazione in una società in continua evoluzione”. L’iniziativa è promossa dal think tank Parole Guerriere, giunto al suo 25mo convegno, nell’ambito del ciclo di incontri “Pomeriggi Popolari a Montecitorio”, che nel biennio 2024-2025 ha già affrontato temi cruciali come la denatalità, il femminicidio, la geopolitica e il fenomeno woke. Annunciati gli interventi del ministro Anna Maria Bernini e di monsignor Vincenzo Paglia, Giuseppe Fioroni, Hilarry Sedu, del direttore de “Il Tempo” Tommaso Cerno e di Maria Rita Parsi. A moderare il dibattito sarà Diego Antonio Nesci, ideatore del think tank, mentre i saluti istituzionali saranno affidati a Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera. “Il nostro progetto – afferma Dalila Nesci, organizzatrice dell’evento – nasce dalla convinzione che la parola abbia un potere trasformativo. Attraverso il confronto tra esperti, politici e cittadini, vogliamo generare riflessioni e azioni concrete per un cambiamento positivo. Lo Ius Scholae può rappresentare un passo significativo verso un’Italia più inclusiva, fondata sul valore della relazione con l’altro come pilastro di una convivenza consapevole e giusta”. (PO / redm) 271010 MAR 25
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