Guarda qui il video dell’evento: https://webtv.camera.it/evento/26805
Roma – Il termine “woke”, nato negli Stati Uniti, indicava originariamente una consapevolezza delle ingiustizie sociali. Oggi, è al centro del dibattito pubblico e politico, spesso associato alla cancel culture e visto come un atteggiamento ideologico quasi dogmatico. In Italia, il dibattito a riguardo è ancora in fase emergente.
La cultura woke alimenta posizioni ideologiche polarizzanti. A sinistra, viene vista come una
degenerazione della sinistra illiberale, mentre a destra, specialmente in ambiti populisti, viene adottata con un atteggiamento intollerante verso le questioni delle minoranze e dei diritti civili.
Il 5 Dicembre a Palazzo Montecitorio si è tenuto un dibattito sul tema: “Cultura woke, il
potere delle narrazioni identitarie”. I relatori Paola Concia, Marco Minniti, Giuseppe Fioroni e
Antonio Di Bella si sono confrontati nell’ambito dell’avviato ciclo di incontri “Pomeriggi Popolari a Montecitorio”, con apertura dei lavori e saluti istituzionali dell’On. Anna Ascani Vicepresidente della Camera dei Deputati.
Durante il convegno si è sviluppata una riflessione critica e un dialogo aperto; esplorando le narrazioni identitarie dell’ideologia woke che sta ridefinendo i concetti di identità e appartenenza in Occidente.
I relatori ne hanno discusso partendo dalla riflessione su alcuni esempi pratici delle ripercussioni della cultura woke: i
cambiamenti nel linguaggio e nei testi dell’Opera lirica, la mancata approvazione del DDL Zan, fino alla campagna elettorale delle presidenziali americane vinte di recente da Trump ed il tema della “paura” come sentimento veicolo per la manipolazione dell’opinione pubblica.
L’organizzazione degli eventi nasce da un’idea di Diego Antonio Nesci e Dalila Nesci, Già
Parlamentare e Sottosegretario di Stato del Governo Draghi, con l’obiettivo di sollecitare il dialogo e l’ascolto fra esperti, politici e persone cosiddette comuni sulle grandi questioni che riguardano il destino dell’Essere umano e del Pianeta Terra, dal clima alla tecnologia, dalla demografia alla geopolitica.
In un’epoca di pericolosa spoliticizzazione dei cittadini e fragilità inedite, il potere delle narrazioni identitarie gioca un ruolo importante nella formazione culturale dei giovani e nei possibili condizionamenti dell’opinione pubblica. Sarà utile, per tanto, stimolare una discussione costruttiva che possa arricchire il panorama culturale e politico del nostro Paese.
TUTTE LE INFO sugli eventi QUI: https://www.paroleguerriere.info/