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[VIDEO] Una euro-coalizione di partiti moderati contro gli estremismi di sx e dx

Rivedi qui il mio intervento integrale https://www.youtube.com/watch?v=kMPUVyOf8iI

Sostengo debba nascere una “Euro-coalizione”: un’aggregazione politica delle forze centriste di ispirazione cattolica, popolare e liberal-democratica, che metta insieme i partiti moderati italiani di dx e sx, isolando gli estremisti. Da dove partire? Da una base valoriale comune ed un obiettivo politico strategico: realizzare gli Stati Uniti d’Europa.

Oggi sono intervenuta durante l’iniziativa organizzata da “Tempi Nuovi – Popolari Uniti” a Roma, presso la Casa Bonus Pastor in Via Aurelia 208.

Ho aperto e presieduto la sessione pomeridiana dei lavori, introducendo il dibattito politico con un mio intervento.

Alla tavola rotonda hanno poi partecipato Ernesto Maria Ruffini, gli onorevoli Alessandro Cattaneo e Lorenzo Guerini. La moderazione è stata affidata a Lucio D’Ubaldo Direttore de “Il Domani d’Italia”.

Le conclusioni affidate a lui Fabrizia Abate e Giuseppe Fioroni.

Grazie a tutti per questa giornata di pensiero e buona politica lontana mille miglia da slogan e populismi!

Un estratto del mio intervento:

“Sono in atto polarizzazioni politiche in grado di far implodere le nostre democrazie. La radicalizzazione della destra ultraconservatrice e della sinistra oltranzista e illiberale, come facce della stessa medaglia, si autoalimentano senza essere in grado di fornire risposte adeguate ai bisogni delle persone.

Allora perché siamo convinti che il futuro sia il centro? Al centro stanno i moderati. Essere moderati significa utilizzare/saper maneggiare il metodo della mediazione creativa che è l’unico in grado di affrontare la complessità dei tempi che viviamo, andando oltre le posizioni della dx e della sx ideologicamente orientate e contrapposte.

Può dunque inverarsi un’alternativa ai governi polarizzanti della Meloni o Schlein-Conte. L’Euro-coalizione è un’aggregazione politica dei partiti moderati di destra e di sinistra che – isolando gli estremismi – intendono rafforzare l’Europa e quindi la democrazia dei diritti dell’uomo, del personalismo cristiano, del welfare, contro l’idea di un mondo governato dalle autocrazie. Tempi Nuovi sta dando il suo contributo per arrivare a questo obiettivo politico.

Quale può essere il collante ideale/valoriale? La marcia strategica verso gli Stati Uniti d’Europa. In un mondo in tempesta e con le guerre in atto, l’UE deve salvaguardare il futuro delle democrazie occidentali. Soprattutto da quando gli Stati Uniti con Trump stanno lavorando per il disordine mondiale sconfessando la loro storia (vedi dazi e difesa)”.

Tavolo rotonda moderata da Lucio D’Ubaldo de (Il Domani d’Italia) con On. Alessandro Cattaneo, Ernesto Maria Ruffini, On. Lorenzo Guerini

TEMPI NUOVI & DEMOCRATS (PDE)
[Roma, Bonus Pastor]

REGISTRAZIONE VIDEO
https://youtu.be/uEFSE6qvnPo?feature=shared
[Lavori del mattino]

https://youtu.be/1_fr4TS9syQ?feature=shared
[Lavori del pomeriggio]

L’Europa indispensabile, vi aspetto il 3 aprile 2025

Per giovedì 3 aprile presso il Bonus Pastor, a Roma in Via Aurelia 208, “Tempi Nuovi” ha organizzato un convegno dal titolo “Europa indispensabile”.

🟦L’Europa è indispensabile. Dirò anch’io la mia, giovedì 3 aprile 2025. I sistemi democratici — per non soccombere — devono evolvere in fretta, rafforzando l’ancoraggio ai valori occidentali e della cristianità. Quali sono? Quelli che mettono al centro la dignità della persona, la giustizia sociale e la partecipazione. L’#UE, in questa nuova era di Donald Trump negli #USA, è costretta dagli eventi (vedi dazi e guerra in Ucraina) ad accelerare i suoi passi di crescita economica ed evoluzione istituzionale.

🔷I leader europei, partiamo da quelli dei Paesi fondatori, spingano per riforme ed investimenti comuni in difesa, welfare, innovazione e competitività sui mercati internazionali.

Quanto è stato raggiunto, fino ad oggi, nel processo di integrazione europea è già un successo!🇪🇺E per niente scontato, se stiamo capendo come i processi storici e gli equilibri geopolitici possano mutare e degenerare così velocemente.

La politica ha bisogno di perseveranza e serietà. La propaganda pelosa dei finti pacifisti, alla #Conte e #Salvini, non spostano di una virgola gli equilibri geopolitici internazionali. La loro propaganda è autoreferenziale, utile a sfruttare le buone intenzioni dei più. Ora serve concretezza, visione e fedeltà alle istituzioni democratiche.

🔵La politica italiana non può rimanere nelle sabbie mobili: c’è bisogno di un’alternativa seria agli estremismi di destra e di sinistra. Serve una nuova euro-coalizione dei partiti moderati italiani. Dove nascerà, ci sarò. Anch’io sto dando il mio contributo.

Vi aspetto, Dalila

In foto Fabrizia Abate, Dalila Nesci, Giuseppe Fioroni.

https://ildomaniditalia.eu/wp-content/uploads/2025/03/prgEuropa.pdf

Tommaso Cerno ha centrato il punto politico del nostro evento sullo Ius Scholae

Tommaso Cerno, Direttore de “Il Tempo” _27 marzo 2025 “Pomeriggi Popolari a Montecitorio”

Al centro della discussione dell’evento organizzato dal think tank “Parole Guerriere”, nell’ambito della rassegna “Pomeriggi Popolari a Montecitorio”, presso la Sala della Regina della Camera dei Deputati, c’era la riforma dello “Ius Schoale”. Un necessario strumento normativo che costringe istituzioni e cittadini tutti a ripensare l’identità, l’integrazione e la partecipazione, in una società sempre più multiculturale. Ecco le dichiarazioni di Tommaso Cerno, Direttore de Il Tempo: “Discutere finalmente con i ragazzi, con la politica, con i tecnici, con chi racconta questo Paese di come la cittadinanza italiana debba evolversi, come sia giusto affidarla è un tema dirimente. E questo evento a Montecitorio ha fatto capire, a tutti, una cosa aldilà delle idee politiche e cioè che il sangue e il suolo non sono più sufficienti a dirci chi è italiano davvero e a chi rischiamo di togliere da questo diritto-dovere, nel nome dell’ideologia. E ci ha fatto capire che il luogo a cui la Repubblica spinge, per definire questa modernità legislativa, è la scuola. Perché la scuola è, per ragione Costituzionale, il momento in cui l’integrazione avviene. Quindi qui è stato fatto un passo in avanti. Ora il Parlamento, che si trova qui sotto, può solo farci tornare indietro. E siccome è successo un sacco di volte non ci scommetto che prenderanno da questo convegno il senso profondo e cioè che si può fare meglio senza sfondare nell’ideologia” _Dichiarazione rilasciata a Massimo Colonna di Lac News 24 che potete riascoltare qui: https://www.lacnews24.it/video/societa/le-parole-guerriere-su-ius-scholae-e-ius-italiae-gfbwmj2g

Date un’occhiate al nostro canale yt di Parole Guerriere (@paroleguerriere5103), troverete parte dell’intervento di Tommaso Cerno ma anche il video integrale da poter rivedere: https://www.youtube.com/watch?v=C6yJl0LhUuI

Grazie Tommaso per il tuo contributo, sempre intelligente e mai banale!

Fabio Rampelli, Hilarry Sedu, Tommaso Cerno _ 27 03 25 Convegno Ius Scholae

Diego Antonio Nesci, Tommaso Cerno, Dalila Nesci, Maria Rita Parsi

27 03 25 Convegno Ius Scholae_ Sala della Regina, Palazzo Montecitorio

Ius Scholae o Ius Italiae? Si può fare! Dibattito veritiero e concreto nel think tank di #ParoleGuerriere

Ieri la prestigiosa e antica Sala della Regina di Palazzo Montecitorio era pienissima di giovani, intellettuali, amministratori, rappresentanti di associazioni, politici e giornalisti. Una platea attentissima che potuto ascoltare relatori dai contenuti dirompenti e chiarissimi. Ringrazio l’On. Fabio Rampelli, l’On. Fioroni, la Prof.ssa Maria Rita Parsi, il Direttore de Il Tempo Tommaso Cerno, l’Avv. Hilarry Sedu e la Ministra Anna Maria Bernini. Complimenti anche a mio fratello Diego Antonio per aver introdotto e moderato i lavori.

Un ringraziamento speciale agli amici dello staff organizzativo e direttivo presenti ieri: Egidio Lizza, Cesare Serantoni, Salvatore Crupi, Giulia Romano, Michele Galella. Grazie infinite a tutti coloro che con stima, affetto e partecipazione civica autentica vi partecipano ogni volta da tutta Italia.

COMUNICATO STAMPA

Dibattito aperto e costruttivo al Think Tank “Parole Guerriere” su Ius Scholae e Ius Italiae

Roma, 28 marzo 2025 – Un confronto autentico e concreto ha caratterizzato il Think Tank “Parole Guerriere”, svoltosi ieri presso la Sala della Regina di Palazzo Montecitorio. L’evento ha visto la partecipazione di autorevoli esponenti del panorama politico e culturale italiano: Fabio Rampelli, Giuseppe Fioroni, Maria Rita Parsi, Tommaso Cerno, Hilarry Sedu e, con un messaggio di saluto, la Ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini.

Il moderatore Diego Antonio Nesci, ha sottolineato l’importanza di spazi di dialogo politico basati su pensiero profondo e rispetto reciproco, lontani da logiche populiste: “Sembrano sempre più rari i luoghi in cui il confronto politico si sviluppa con autenticità. Gli illustri relatori hanno dimostrato che è possibile dialogare e ridurre le distanze culturali anche su un tema delicato come lo Ius Scholae o Ius Italiae, già oggetto di dibattito pubblico e di iniziative parlamentari”.

L’evento è stato trasmesso in diretta web dalla Camera dei Deputati ed è tuttora disponibile al seguente link: https://webtv.camera.it/evento/27715.

Interventi di rilievo sul tema della cittadinanza

Il Vicepresidente della Camera, On. Fabio Rampelli, ha partecipato attivamente al dibattito, evidenziando la necessità di affrontare il tema della cittadinanza con equilibrio: “Ha senso ragionare sulla cittadinanza al termine del percorso scolastico e sempre dopo una richiesta formale. Discuterne non deve essere un tabù, ma bisogna farlo senza strumentalizzazioni politiche”.

La Ministra Anna Maria Bernini, impossibilitata a partecipare per un impegno istituzionale all’estero, ha inviato un messaggio di grande rilevanza politica: “Le politiche di cittadinanza non sono dogmi, possono e devono mutare per favorire una reale integrazione e riconoscere il contributo delle nuove generazioni alla nostra società. Con lo Ius Italiae, poniamo al centro non solo l’educazione, ma anche il legame profondo con l’Italia e la sua comunità”.

Tommaso Cerno, direttore de Il Tempo, ha ribadito il ruolo fondamentale della scuola nell’integrazione: “La scuola può dirci se un ragazzo è integrato. Oggi vediamo migliaia di giovani nati in Italia che non hanno ancora la cittadinanza, ma che lo sono più di noi. Dobbiamo superare le paure e affiancare al concetto di diritto quello di dovere per dare a questi ragazzi il riconoscimento che meritano”.

Di particolare impatto è stata la testimonianza di Hilarry Sedu, Vicepresidente dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, che ha affrontato il tema da un punto di vista giuridico: “Non possiamo fare discriminazioni tra minori. Questi ragazzi non sono soggetti da integrare, sono già italiani perché nati o cresciuti in Italia da genitori stranieri fin dalla prima infanzia”.

La Prof.ssa Maria Rita Parsi ha enfatizzato il ruolo della scuola come centro culturale aperto e inclusivo: “La scuola deve diventare un presidio polivalente attivo tutto il giorno, con un’équipe pedagogica collegata alle realtà associative del territorio”.

Infine, l’On. Giuseppe Fioroni, ex Ministro dell’Istruzione, ha evidenziato la necessità di educare i giovani al rispetto delle diversità: “La segregazione per etnie non funziona. Alimenta la paura e genera separazione e violenza. Dobbiamo insegnare ai ragazzi a vedere nella diversità un’opportunità di crescita e arricchimento reciproco”.

L’evento ha dimostrato che un dialogo sereno e costruttivo su temi complessi è possibile, offrendo spunti di riflessione per una riforma della cittadinanza che tenga conto delle trasformazioni della società italiana.

Per informazioni:
Dalila Nesci
📧 eventi@paroleguerriere.info

 📧dalilanesci1@gmail.com

 📞 340 367 6979
🌐 www.paroleguerriere.info

Potete rivedere il video dell’intero evento (ve lo consiglio!) qui: https://webtv.camera.it/evento/27715

La Ministra Bernini ci ha mandato un messaggio di saluto dal contenuto istituzionale e politico molto importante, rileggilo qui:

Qui le foto più significative della giornata:

I contenuti di alcune agenzie stampa diramate ieri:

IUS SCHOLAE. RAMPELLI (FDI): SIAMO NAZIONE CHE DÀ PIÙ NUOVE CITTADINANZE DIR3145 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT
IUS SCHOLAE. RAMPELLI (FDI): SIAMO NAZIONE CHE DÀ PIÙ NUOVE CITTADINANZE
(DIRE) Roma, 27 mar. – “La cittadinanza è materia scivolosa. Non
a caso se ne parla da anni: chiunque sia stato chiamato a guidare
la nazione non ha voluto, o non è riuscito, a modificarla. La
legge attuale dà risposte importanti: siamo la nazione che
concede il maggior numero di nuove cittadinanze in Europa
rispetto alle altre: 200mila nel 2023, in proiezione dieci
milioni in 10 anni. Lo ius sanguinis può evolvere, non ci sono
resistenze preconcette. Ma quali sono i punti di caduta di
un’eventuale riforma della cittadinanza? Qual è al contrario
quella ‘mente illuminata’ che vuole imporre la cittadinanza
italiana per legge a un bambino nato in Italia da genitori
stranieri? Chi ci autorizzerebbe, secondo lo ius soli, a imporre
la nostra cittadinanza se quel bambino volesse essere legato alla
nazionalità, alla cultura, alla tradizione dei propri genitori?
La pretesa della superiorità tanto bistrattata?
La cittadinanza si deve desiderare e la si deve conquistare, non
può essere un automatismo? A maggior ragione in un’epoca di
flussi migratori eccezionali scaturiti da un messaggio sbagliato
mandato dall’occidente al Terzo mondo. E infatti molti Stati
stanno irrigidendo le norme e non ampliandole. Lo ius soli è una
boiata insomma”.
Così il vicepresidente della Camera dei Deputati Fabio
Rampelli, esponente di Fratelli d’Italia, intervenendo al 25°
convegno di Parole Guerriere, ‘Ius Scholae: tempi nuovi per
l’Italia?.
E continua: “Ha senso ragionare sulla cittadinanza al termine
del percorso scolastico e sempre dopo averla richiesta.
Parlare di cittadinanza non è un tabù ma se ne deve parlare con
equilibrio, non per strappare voti. Nel 1994, il Presidente della
Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, in presenza di piccoli
agglomerati di cittadini stranieri insediati in diverse periferie
italiane e in scuole ghetto, decretò il principio dell’equa
distribuzione per garantire equilibrio e quindi condizioni di
vera inclusione culturale e sociale. Per arginare i piccoli Bronx
che nascevano ai margini delle grandi città. È la mescolanza che
crea dialogo, non l’uniformità, che al contrario genera odio e
ostilità. Io voglio vedere il diverso, riconoscerlo e farmi
conoscere. Così, se vado in un paese islamico, voglio vedere le
mezze lune, senza per questo vedere vacillare la mia appartenenza
alla mia confessione religiosa. Allo stesso tempo, non è
togliendo i crocifissi o vietando i presepi che favoriamo
l’integrazione degli immigrati di religione islamica. È il
riconoscimento dell’identità dell’altro a generare il desiderio
dello scambio. Discussione aperta, senza paraocchi, senza
l’ossessione della propaganda e comunque ricordo che questo tema-
conclude Rampelli- non è presente nel programma di legislatura
del centrodestra, non essendo ritenuto una priorità”.
(Com/Tec/ Dire)
20:22 27-03-25
NNNN CITTADINANZA: RAMPELLI, ‘SIAMO NAZIONE CHE NE DA’ DI PIU’, RIFORMA NON TABU’ MA SERVE EQUILIBRIO’ = ADN1589 7 POL 0 ADN POL NAZ
CITTADINANZA: RAMPELLI, ‘SIAMO NAZIONE CHE NE DA’ DI PIU’, RIFORMA NON TABU’ MA SERVE EQUILIBRIO’ =
Roma, 27 mar. (Adnkronos) – ”La cittadinanza è materia scivolosa. Non
a caso se ne parla da anni: chiunque sia stato chiamato a guidare la
nazione non ha voluto, o non è riuscito, a modificarla. La legge
attuale dà risposte importanti: siamo la nazione che concede il
maggior numero di nuove cittadinanze in Europa rispetto alle altre:
200mila nel 2023, in proiezione dieci milioni in 10 anni. Lo ius
sanguinis può evolvere, non ci sono resistenze preconcette. Ma quali
sono i punti di caduta di un’eventuale riforma della cittadinanza?
Qual è al contrario quella ”mente illuminata” che vuole imporre la
cittadinanza italiana per legge a un bambino nato in Italia da
genitori stranieri? Chi ci autorizzerebbe, secondo lo ius soli, a
imporre la nostra cittadinanza se quel bambino volesse essere legato
alla nazionalità, alla cultura, alla tradizione dei propri genitori?
La pretesa della superiorità tanto bistrattata? La cittadinanza si
deve desiderare e la si deve conquistare, non può essere un
automatismo? A maggior ragione in un’epoca di flussi migratori
eccezionali scaturiti da un messaggio sbagliato mandato dall’occidente
al Terzo mondo. E infatti molti Stati stanno irrigidendo le norme e
non ampliandole. Lo ius soli è una castroneria insomma”. Così il
vicepresidente della Camera dei Deputati Fabio Rampelli, esponente di
Fratelli d’Italia, intervenendo al 25° convegno di Parole Guerriere,
”Ius Scholae: tempi nuovi per l’Italia?” presso la Sala della Regina
della Camera.
“Ha senso ragionare sulla cittadinanza al termine del percorso
scolastico e sempre dopo averla richiesta. Parlare di cittadinanza non
è un tabù ma se ne deve parlare con equilibrio, non per strappare
voti. Nel 1994, il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi,
in presenza di piccoli agglomerati di cittadini stranieri insediati in
diverse periferie italiane e in scuole ghetto, decretò il principio
dell’equa distribuzione per garantire equilibrio e quindi condizioni
di vera inclusione culturale e sociale. Per arginare i piccoli Bronx
che nascevano ai margini delle grandi città. È la mescolanza che crea
dialogo, non l’uniformità, che al contrario genera odio e ostilità. Io
voglio vedere il diverso, riconoscerlo e farmi conoscere. Così, se
vado in un paese islamico, voglio vedere le mezze lune, senza per
questo vedere vacillare la mia appartenenza alla mia confessione
religiosa. Allo stesso tempo, non è togliendo i crocifissi o vietando
i presepi che favoriamo l’integrazione degli immigrati di religione
islamica. È il riconoscimento dell’identità dell’altro a generare il
desiderio dello scambio. Discussione aperta, senza paraocchi, senza
l’ossessione della propaganda e comunque ricordo che questo tema non è
presente nel programma di legislatura del centrodestra, non essendo
ritenuto una priorità”.
(Pol-Leb/Adnkronos)
ISSN 2465 – 1222
27-MAR-25 20:09
NNNN Cittadinanza: Rampelli, no tabù su riforma ma quali punti caduta? Cittadinanza: Rampelli, no tabù su riforma ma quali punti caduta? Roma, 27 mar. (LaPresse) – “La cittadinanza è materia scivolosa. Non a caso se ne parla da anni: chiunque sia stato chiamato a guidare la nazione non ha voluto, o non è riuscito, a modificarla. La legge attuale dà risposte importanti: siamo la nazione che concede il maggior numero di nuove cittadinanze in Europa rispetto alle altre: 200mila nel 2023, in proiezione dieci milioni in 10 anni. Lo ius sanguinis può evolvere, non ci sono resistenze preconcette. Ma quali sono i punti di caduta di un’eventuale riforma della cittadinanza?”. Così il Vicepresidente della Camera dei Deputati Fabio Rampelli, esponente di Fratelli d’Italia, intervenendo al 25° convegno di Parole Guerriere, ‘Ius Scholae: tempi nuovi per l’Italia?’ presso la Sala della Regina.”Qual è al contrario quella ‘mente illuminata’ che vuole imporre la cittadinanza italiana per legge a un bambino nato in Italia da genitori stranieri? Chi ci autorizzerebbe, secondo lo ius soli, a imporre la nostra cittadinanza se quel bambino volesse essere legato alla nazionalità, alla cultura, alla tradizione dei propri genitori? La pretesa della superiorità tanto bistrattata? La cittadinanza si deve desiderare e la si deve conquistare, non può essere un automatismo? A maggior ragione in un’epoca di flussi migratori eccezionali scaturiti da un messaggio sbagliato mandato dall’occidente al Terzo mondo. E infatti molti Stati stanno irrigidendo le norme e non ampliandole. Lo ius soli – sottolinea – è una castroneria insomma. Ha senso ragionare sulla cittadinanza al termine del percorso scolastico e sempre dopo averla richiesta”.(Segue) POL NG01 gib 272000 MAR 25 Cittadinanza:Rampelli,no tabu’ su riforma ma quali punti caduta? = AGI0912 3 POL 0 R01 /
Cittadinanza:Rampelli,no tabu’ su riforma ma quali punti caduta? =
(AGI) – Roma, 27 mar. – “La cittadinanza e’ materia scivolosa.
Non a caso se ne parla da anni: chiunque sia stato chiamato a
guidare la nazione non ha voluto, o non e’ riuscito, a
modificarla. La legge attuale da’ risposte importanti: siamo la
nazione che concede il maggior numero di nuove cittadinanze in
Europa rispetto alle altre: 200mila nel 2023, in proiezione
dieci milioni in 10 anni. Lo ius sanguinis puo’ evolvere, non ci
sono resistenze preconcette. Ma quali sono i punti di caduta di
un’eventuale riforma della cittadinanza? Qual e’ al contrario
quella ‘mente illuminata’ che vuole imporre la cittadinanza
italiana per legge a un bambino nato in Italia da genitori
stranieri? Chi ci autorizzerebbe, secondo lo ius soli, a imporre
la nostra cittadinanza se quel bambino volesse essere legato
alla nazionalita’, alla cultura, alla tradizione dei propri
genitori? La pretesa della superiorita’ tanto bistrattata? La
cittadinanza si deve desiderare e la si deve conquistare, non
puo’ essere un automatismo. A maggior ragione in un’epoca di
flussi migratori eccezionali scaturiti da un messaggio sbagliato
mandato dall’Occidente al Terzo mondo. E infatti molti Stati
stanno irrigidendo le norme e non ampliandole. Lo ius soli e’
una boiata insomma. Ha senso ragionare sulla cittadinanza al
termine del percorso scolastico e sempre dopo averla
richiesta.Parlare di cittadinanza non e’ un tabu’ ma se ne deve
parlare con equilibrio, non per strappare voti. Nel 1994, il
Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, in presenza di
piccoli agglomerati di cittadini stranieri insediati in diverse
periferie italiane e in scuole ghetto, decreto’ il principio
dell’equa distribuzione per garantire equilibrio e quindi
condizioni di vera inclusione culturale e sociale. Per arginare
i piccoli Bronx che nascevano ai margini delle grandi citta’. E’
la mescolanza che crea dialogo, non l’uniformita’, che al
contrario genera odio e ostilita’. Io voglio vedere il diverso,
riconoscerlo e farmi conoscere. Cosi’, se vado in un paese
islamico, voglio vedere le mezze lune, senza per questo vedere
vacillare la mia appartenenza alla mia confessione religiosa.
Allo stesso tempo, non e’ togliendo i crocifissi o vietando i
presepi che favoriamo l’integrazione degli immigrati di
religione islamica. E’ il riconoscimento dell’identita’
dell’altro a generare il desiderio dello scambio. Discussione
aperta, senza paraocchi, senza l’ossessione della propaganda e
comunque ricordo che questo tema non e’ presente nel programma
di legislatura del centrodestra, non essendo ritenuto una
priorita’”.
Cosi’ il vicepresidente della Camera dei Deputati Fabio
Rampelli, esponente di Fratelli d’Italia, intervenendo al 25
convegno di Parole Guerriere, ‘Ius Scholae: tempi nuovi per
l’Italia?’ presso la Sala della Regina della Camera.
(AGI)com/Cnt
271955 MAR 25
NNNN – Bernini, ‘politiche cittadinanza non sono dogmi, devono mutare’ Bernini, ‘politiche cittadinanza non sono dogmi, devono mutare’
‘Definizione di cittadino italiano sta evolvendo’

(ANSA) – ROMA, 27 MAR – L’acquisizione della cittadinanza
italiana è “un argomento quasi sempre trattato con una
polarizzazione che ne ha limitato il dibattito e che oggi è
urgente svincolare da opposte spinte radicali. La definizione
stessa di cittadino italiano sta evolvendo in risposta a una
società sempre più aperta, sempre più multiculturale. Una
società dove una percentuale significativa di bambini nati in
Italia ha origini straniere, frequenta le nostre scuole e le
nostre università”. Così la ministra dell’Università e della
Ricerca, Anna Maria Bernini, in un messaggio inviato e letto al
convegno “Ius Scholae: tempi nuovi per l’Italia?” alla Camera
dei deputati.
“Lo scorso anno accademico si sono iscritti nei nostri atenei
134 mila studenti stranieri. I laureati sono oltre 19 mila. I
dati raccolti dal ministero dell’università e della ricerca
parlano di ragazze e ragazzi che in Italia hanno scelto di
crescere, formarsi, vivere e contribuire allo sviluppo del
paese. È un cambiamento demografico su cui dobbiamo riflettere –
ha aggiunto – Le politiche di cittadinanza non sono dogmi, si
possono modificare. E io aggiungo: devono mutare per facilitare
una vera integrazione e riconoscere il contributo che queste
nuove generazioni danno alla nostra società”.
Bernini ha evidenziato che “l’istruzione è l’elemento
fondamentale di una nuova politica della cittadinanza. Un ciclo
di studi completo, 10 anni di formazione possiamo ritenerli un
buon presupposto per diventare italiani. Ma noi andiamo anche
oltre, con una versione 2.0 dello Ius Scholae, lo Ius Italiae
che pone al centro non solo l’educazione, ma soprattutto il
legame profondo con l’Italia e la sua comunità. È attraverso la
scuola, ma soprattutto attraverso la condivisione di storia,
valori e tradizioni che si costruisce il senso di appartenenza
alla comunità. Questa è l’integrazione che vogliamo”.
“La cittadinanza non è solo un titolo giuridico, ma
rappresenta la partecipazione e la condivisione di valori
comuni. In un mondo in continua evoluzione dove i confini
politici e culturali sono sempre più rarefatti, possiamo
guardare anche alla storia del nostro passato per comprendere
l’importanza di nuove politiche che si adattano alle esigenze
delle comunità – ha concluso la ministra – L’identità di un
popolo non si costruisce sull’esclusione, ma sulle capacità di
accogliere anche ibrida, di evolversi, avendo radici forti.
L’identità è appartenenza, l’identità è riconoscere. L’identità
è la forza di non perdersi”. (ANSA).
2025-03-27T18:57:00+01:00
YSM-RO
ANSA per CAMERA03
https://trust.ansa.it/33e5f5dd94f0ab7f3f4fa8a16606d013c21fa00fb506b8f34acc43736b175473 – Bernini, ‘politiche cittadinanza non sono dogmi, devono mutare’ Bernini, ‘politiche cittadinanza non sono dogmi, devono mutare’
‘Definizione di cittadino italiano sta evolvendo’

(ANSA) – ROMA, 27 MAR – L’acquisizione della cittadinanza
italiana è “un argomento quasi sempre trattato con una
polarizzazione che ne ha limitato il dibattito e che oggi è
urgente svincolare da opposte spinte radicali. La definizione
stessa di cittadino italiano sta evolvendo in risposta a una
società sempre più aperta, sempre più multiculturale. Una
società dove una percentuale significativa di bambini nati in
Italia ha origini straniere, frequenta le nostre scuole e le
nostre università”. Così la ministra dell’Università e della
Ricerca, Anna Maria Bernini, in un messaggio inviato e letto al
convegno “Ius Scholae: tempi nuovi per l’Italia?” alla Camera
dei deputati.
“Lo scorso anno accademico si sono iscritti nei nostri atenei
134 mila studenti stranieri. I laureati sono oltre 19 mila. I
dati raccolti dal ministero dell’università e della ricerca
parlano di ragazze e ragazzi che in Italia hanno scelto di
crescere, formarsi, vivere e contribuire allo sviluppo del
paese. È un cambiamento demografico su cui dobbiamo riflettere –
ha aggiunto – Le politiche di cittadinanza non sono dogmi, si
possono modificare. E io aggiungo: devono mutare per facilitare
una vera integrazione e riconoscere il contributo che queste
nuove generazioni danno alla nostra società”.
Bernini ha evidenziato che “l’istruzione è l’elemento
fondamentale di una nuova politica della cittadinanza. Un ciclo
di studi completo, 10 anni di formazione possiamo ritenerli un
buon presupposto per diventare italiani. Ma noi andiamo anche
oltre, con una versione 2.0 dello Ius Scholae, lo Ius Italiae
che pone al centro non solo l’educazione, ma soprattutto il
legame profondo con l’Italia e la sua comunità. È attraverso la
scuola, ma soprattutto attraverso la condivisione di storia,
valori e tradizioni che si costruisce il senso di appartenenza
alla comunità. Questa è l’integrazione che vogliamo”.
“La cittadinanza non è solo un titolo giuridico, ma
rappresenta la partecipazione e la condivisione di valori
comuni. In un mondo in continua evoluzione dove i confini
politici e culturali sono sempre più rarefatti, possiamo
guardare anche alla storia del nostro passato per comprendere
l’importanza di nuove politiche che si adattano alle esigenze
delle comunità – ha concluso la ministra – L’identità di un
popolo non si costruisce sull’esclusione, ma sulle capacità di
accogliere anche ibrida, di evolversi, avendo radici forti.
L’identità è appartenenza, l’identità è riconoscere. L’identità
è la forza di non perdersi”. (ANSA).
2025-03-27T18:57:00+01:00
YSM-RO
ANSA per CAMERA01
https://trust.ansa.it/33e5f5dd94f0ab7f3f4fa8a16606d013c21fa00fb506b8f34acc43736b175473 CAMERA, INCONTRO SU IUS SCHOLAE 9CO1642909 4 POL ITA R01
CAMERA, INCONTRO SU IUS SCHOLAE
(9Colonne) Roma, 27 mar – Oggi, alle ore 17:15, presso la Sala della Regina di Palazzo Montecitorio, si terrà l’incontro “Ius Scholae: tempi nuovi per l’Italia?”. L’evento metterà al centro la possibile riforma dello Ius Scholae e dello Ius Italiae, attualmente al centro del confronto politico in Parlamento. L’obiettivo dell’incontro è “stimolare una riflessione costruttiva sull’inclusione e l’integrazione, superando le divisioni ideologiche per individuare soluzioni concrete e sostenibili. Il dibattito rappresenterà un’occasione di confronto interdisciplinare sullo Ius Scholae, non solo come riforma giuridica, ma anche come strumento per ripensare il rapporto tra identità, cittadinanza e partecipazione in una società in continua evoluzione”. L’iniziativa è promossa dal think tank Parole Guerriere, giunto al suo 25mo convegno, nell’ambito del ciclo di incontri “Pomeriggi Popolari a Montecitorio”, che nel biennio 2024-2025 ha già affrontato temi cruciali come la denatalità, il femminicidio, la geopolitica e il fenomeno woke.
Annunciati gli interventi del ministro Anna Maria Bernini e di monsignor Vincenzo Paglia, Giuseppe Fioroni, Hilarry Sedu, del direttore de “Il Tempo” Tommaso Cerno e di Maria Rita Parsi. A moderare il dibattito sarà Diego Antonio Nesci, ideatore del think tank, mentre i saluti istituzionali saranno affidati a Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera. “Il nostro progetto – afferma Dalila Nesci, organizzatrice dell’evento – nasce dalla convinzione che la parola abbia un potere trasformativo. Attraverso il confronto tra esperti, politici e cittadini, vogliamo generare riflessioni e azioni concrete per un cambiamento positivo. Lo Ius Scholae può rappresentare un passo significativo verso un’Italia più inclusiva, fondata sul valore della relazione con l’altro come pilastro di una convivenza consapevole e giusta”.
(PO / redm)
271010 MAR 25

Il 25° evento del think tank Parole Guerriere

COMUNICATO STAMPA

 “Ius Scholae: tempi nuovi per l’Italia?”

Ai seminari di “Pomeriggi Popolari a Montecitorio” ne discutono: Rampelli, Bernini, Paglia, Sedu, Fioroni, Cerno e Parsi.

Roma – Giovedì 27 marzo 2025, alle ore 17:15, presso la Sala della Regina di Palazzo Montecitorio, si terrà l’incontro “Ius Scholae: tempi nuovi per l’Italia?”, un dibattito di alto profilo sul tema della cittadinanza e dei diritti civili. L’evento metterà al centro la possibile riforma dello Ius Scholae e dello Ius Italiae, attualmente al centro del confronto politico in Parlamento.

L’obiettivo dell’incontro è stimolare una riflessione costruttiva sull’inclusione e l’integrazione, superando le divisioni ideologiche per individuare soluzioni concrete e sostenibili. Il dibattito rappresenterà un’occasione di confronto interdisciplinare sullo Ius Scholae, non solo come riforma giuridica, ma anche come strumento per ripensare il rapporto tra identità, cittadinanza e partecipazione in una società in continua evoluzione.

L’iniziativa è promossa dal think tank Parole Guerriere, giunto al suo 25° convegno, nell’ambito del ciclo di incontri Pomeriggi Popolari a Montecitorio, che nel biennio 2024-2025 ha già affrontato temi cruciali come la denatalità, il femminicidio, la geopolitica e il fenomeno woke.

Interverranno il Ministro Anna Maria Bernini, Monsignor Vincenzo Paglia, On. Giuseppe Fioroni, Avv. Hilarry Sedu, il direttore de “Il Tempo” Tommaso Cerno e la Prof.ssa Maria Rita Parsi. A moderare il dibattito sarà Diego Antonio Nesci, ideatore del think tank, mentre i saluti istituzionali saranno affidati all’On. Fabio Rampelli, Vicepresidente della Camera dei Deputati.

“Il nostro progetto – afferma Dalila Nesci, organizzatrice dell’evento – nasce dalla convinzione che la parola abbia un potere trasformativo. Attraverso il confronto tra esperti, politici e cittadini, vogliamo generare riflessioni e azioni concrete per un cambiamento positivo. Lo Ius Scholae può rappresentare un passo significativo verso un’Italia più inclusiva, fondata sul valore della relazione con l’altro come pilastro di una convivenza consapevole e giusta”.

L’incontro a Palazzo Montecitorio è aperto al pubblico e rappresenta un’importante occasione di dialogo su uno dei temi più attuali e delicati del nostro tempo, con l’obiettivo di costruire un futuro più equo per le nuove generazioni.

Per partecipare è necessario accreditarsi qui: https://forms.gle/84TGJh397sQPGttk6

Per informazioni:
Dalila Nesci
📧 eventi@paroleguerriere.info

 📧dalilanesci1@gmail.com

 📞 340 367 6979
 www.paroleguerriere.info

La rassegna stampa sull’evento:

https://www.lacnews24.it/politica/roma-giovedi-a-montecitorio-il-convegno-ius-scholae-tempi-nuovi-per-litalia-k0d5zf88

https://www.lopinionista.it/ius-scholae-tempi-nuovi-per-litalia-convegno-con-bernini-205087.html

https://www.lacapitalenews.it/politica/ius-scholae-ius-italiae-al-centro-del-dibattito-politico

https://www.fulldassi.it/lo-ius-scholae-a-montecitorio/

CITTADINANZA: GIOVEDI’ CONVEGNO ALLA CAMERA SU IUS SCHOLAE CON MINISTRO BERNINI = ADN0098 7 POL 0 ADN POL NAZ
CITTADINANZA: GIOVEDI’ CONVEGNO ALLA CAMERA SU IUS SCHOLAE CON MINISTRO BERNINI =
Roma, 24 mar. (Adnkronos) – Giovedì 27 marzo, alle ore 17.15, presso
la Sala della Regina di Palazzo Montecitorio, si terrà l’incontro ‘Ius
Scholae: tempi nuovi per l’Italia?’, un dibattito di alto profilo sul
tema della cittadinanza e dei diritti civili. L’evento metterà al
centro la possibile riforma dello Ius Scholae e dello Ius Italiae,
attualmente al centro del confronto politico in Parlamento.
“L’obiettivo dell’incontro -si legge in una nota- è stimolare una
riflessione costruttiva sull’inclusione e l’integrazione, superando le
divisioni ideologiche per individuare soluzioni concrete e
sostenibili. Il dibattito rappresenterà un’occasione di confronto
interdisciplinare sullo Ius Scholae, non solo come riforma giuridica,
ma anche come strumento per ripensare il rapporto tra identità,
cittadinanza e partecipazione in una società in continua evoluzione”.
L’iniziativa è promossa dal think tank Parole Guerriere, giunto al suo
25° convegno, nell’ambito del ciclo di incontri ‘Pomeriggi Popolari a
Montecitorio’, che nel biennio 2024-2025 ha già affrontato temi come
la denatalità, il femminicidio, la geopolitica e il fenomeno woke.
Interverranno il Ministro Anna Maria Bernini, Monsignor Vincenzo
Paglia, Giuseppe Fioroni, l’avvocato Hilarry Sedu, il direttore de ‘Il
Tempo’ Tommaso Cerno e la Professoressa Maria Rita Parsi. A moderare
il dibattito sarà Diego Antonio NESCI, ideatore del think tank, mentre
i saluti istituzionali saranno affidati a Fabio Rampelli,
vicepresidente della Camera dei Deputati.
“Il nostro progetto -afferma Dalila NESCI, organizzatrice dell’evento-
nasce dalla convinzione che la parola abbia un potere trasformativo.
Attraverso il confronto tra esperti, politici e cittadini, vogliamo
generare riflessioni e azioni concrete per un cambiamento positivo. Lo
Ius Scholae può rappresentare un passo significativo verso un’Italia
più inclusiva, fondata sul valore della relazione con l’altro come
pilastro di una convivenza consapevole e giusta”.
(Sai/Adnkronos)
ISSN 2465 – 1222
24-MAR-25 09:07
NNNN

Più strade e servizi per la Costa degli Dei

Sono una buona notizia i nuovi finanziamenti annunciati per le strade della Provincia di Vibo Valentia, ma non basta: servono più risorse per collegare la Calabria in modo sicuro e moderno. Durante il mio mandato di Sottosegretario di Stato del Governo Draghi, nel 2022, fu approvato il Contratto di Sviluppo per la Calabria, CIS Svelare Bellezza, che destinò 2,2 milioni di euro alla realizzazione di una strada panoramica tra Drapia, Tropea e Parghelia, snodo cruciale per la Costa degli Dei.
Quell’intervento era solo un primo passo. La nostra regione ha bisogno di infrastrutture che rendano gli spostamenti più rapidi e sicuri, non solo per i turisti, ma soprattutto per chi ogni giorno affronta distanze e disagi: studenti, lavoratori, pendolari.

Mi appello al Governo Meloni: se si possono investire 12 miliardi nell’opera del Ponte sullo Stretto, lo stesso impegno va replicato per i collegamenti interni al Mezzogiorno. La Calabria non è solo una bella cartolina: è una comunità che chiede servizi.


Intanto, deve restare alta l’attenzione sull’uso dei fondi già assegnati. Il CIS Calabria Svelare Bellezza, infatti, mobilita 227 milioni per 110 opere in tutta la regione: dalla riqualificazione dei borghi alle strade turistiche, fino ai percorsi culturali. Priorità assoluta è evitare che si disperdano.

I finanziamenti esistenti vanno spesi bene, per trasformarli in cantieri e posti di lavoro. La bellezza calabrese va svelata, ma servono progetti concreti, non slogan.

Rassegna stampa:

“Una Piazza per l’Europa”, presente!

C’ero anch’io in Piazza del Popolo a Roma.

L’Europa sta affrontando sfide storiche che richiedono scelte coraggiose e responsabili. Il Piano dell’Europa per la difesa e la politica estera comune è sicuramente perfettibile, ma è fondamentale che non ci ritiriamo dal tavolo delle discussioni. In un contesto globale in cui gli Stati Uniti stanno riducendo il loro impegno, è necessario che l’UE sviluppi una propria autonomia difensiva. Non siamo in guerra contro nessuno, ma dobbiamo essere pronti a difendere i nostri valori e la nostra sicurezza. Questo non vuol dire rinunciare alla pace, anzi, significa garantirla nel lungo periodo. Come ci insegnano De Gasperi e Moro, l’Italia deve essere parte attiva della storia che si sta scrivendo. Non possiamo permetterci di rimanere spettatori. #EuropaUnita #DifesaComune #PoliticaResponsabile #UE

Nuovo evento di “Pomeriggi Popolari a Montecitorio” organizzato dal think tank di Parole Guerriere

Manca poco al 25° evento del think tank Parole Guerriere di cui sono fondatrice insieme a mio fratello Diego Antonio. Il nostro progetto nasce dalla convinzione che la parola abbia un potere trasformativo. Attraverso il confronto tra esperti, politici e cittadini, nel nuovo ciclo di incontri Pomeriggi Popolari a Montecitorio, vogliamo generare riflessioni e azioni concrete per un cambiamento positivo. Lo Ius Scholae può rappresentare un passo significativo verso un’Italia più inclusiva, fondata sul valore della relazione con l’altro come pilastro di una convivenza consapevole e giusta. Sarà interessante ascoltare i relatori che abbiamo individuato nella prestigiosa Sala della Regina di Palazzo Montecitorio.

L’incontro si propone come spazio di dialogo autentico e interdisciplinare sullo lus Scholae, inteso non solo come possibile riforma giuridica, ma anche come occasione per ripensare il rapporto tra identità, cittadinanza e partecipazione nel contesto di una società in trasformazione. In linea con la missione di Parole Guerriere, il confronto tra esperti, politici e cittadini mira a indagare le implicazioni culturali, sociali ed emotive di questa proposta, cercando di superare polarizzazioni e pregiudizi per aprire nuove prospettive di senso. L’obiettivo è riflettere su come questa misura possa contribuire a un’Italia più inclusiva, promuovendo il valore della relazione con l’altro come fondamento di una convivenza consapevole e giusta. 

Per partecipare è necessario accreditarsi qui: https://forms.gle/84TGJh397sQPGttk6

Vi aspetto!

Sono tornata a scuola! La masterclass di Nesci e Tassone

“La speranza ha due bellissimi figli: lo sdegno e il coraggio. Lo sdegno per la realtà delle cose; il coraggio per cambiarle”. Questa la citazione di Sant’Agostino che ha aperto la giornata del “Campus Elpis” dedicato alla speranza presso il Liceo Scientifico di Tropea. Gli studenti incontreranno diversi esperti e personalità per approfondire tematiche e dibattiti. Tutte le classi del Liceo Scientifico, circa 250 studenti hanno accolto l’On. Dalila Nesci ed il Prof. Alberto Tassone, con la sigla musicale scelta per il campus: la canzone di Rino Gaetano “Ma il cielo è sempre più blu”. 

I due tropeani Nesci e Tassone, anche quest’anno si sono messi a disposizione per ispirare, con le loro storie personali e professionali, i giovani studenti. Presenti le professoresse responsabili di sede Loredana Giroldini e Antonella Di Renzo, insieme ai docenti Ginella Rovito, Giuseppe Fiamingo, Tilde Vallone, Giovanna Belvedere, Silvia Falduti, Michela Ruffa, Anna Miceli, Antonio Mamone, Pina Romano, Martina Viscomi, Don Giuseppe Vitaliano. 

Già l’anno scorso, Nesci e Tassone, avevano ideato e tenuto una Masterclass, dal titolo “Crescita in contesti culturali e territoriali del Sud”, per le quinte classi. Quest’anno invece si sono rivolti a tutte le classi dalla prima alla quinta, raccontando il loro percorso di ricerca dei propri talenti, di come hanno affrontato le sfide della loro formazione, del proprio percorso professionale e del loro rapporto con i luoghi di origine. 

L’On. Dalila Nesci nata e cresciuta a Tropea, dopo aver frequentato il liceo classico P. Galluppi, ha frequentato l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, conseguendo la Laurea Magistrale in Giurisprudenza. A soli 25 anni si candida e viene eletta, nel 2013, Parlamentare della Repubblica Italiana alla Camera dei Deputati. La sua esperienza in Parlamento andrà avanti per quasi 10 anni, nella XVII e XVIII legislatura, concludendosi nel 2022 con l’esperienza di rappresentante del Governo Draghi ricoprendo l’incarico di Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per il Sud e la Coesione Territoriale. In Parlamento è stata componente della Commissione Sanità, Commissione di Vigilanza Rai, Commissione Antimafia, Commissione dell’Unione Europea, Giunta per le autorizzazioni a procedere. E’ stata promotrice di moltissime interrogazioni parlamentari riguardanti il territorio calabrese ed alcune proposte di legge su: diritto di voto ai fuori sede, riparto più equo del Fondo Sanitario Nazionale alle Regioni e perequazione alle regioni del Sud, riforma della normativa sul commissariamento dei sistemi sanitari regionali e scioglimento per mafia di comuni e aziende sanitarie. E’ giornalista pubblicista, ha una formazione cattolica. E’ stata sempre attiva nel mondo dell’associazionismo antimafia di Reggio Calabria e del Vibonese; ha promosso ed organizzato iniziative pubbliche locali di denuncia della ‘ndrangheta, di promozione culturale e delle pari opportunità, di sensibilizzazione ai temi della sostenibilità ambientale e del diritto alla salute. Oggi si occupa di relazioni istituzionali ed è una dei dirigenti dell’Associazione Ex Parlamentari della Repubblica italiana. 

Ecco la dichiarazione dell’On. Nesci all’uscita dell’assemblea con gli studenti: “La lungimiranza e sensibilità dei docenti e della dirigenza scolastica, permette a questi ragazzi di rapportarsi con esperti e personalità che possono essere testimonianze preziose per il loro percorso di studio. Spesso nascere a Sud significa vivere di paradossi, tra bellezze paesaggistiche e carenze infrastrutturali. E’ anche vero, però, che questi contesti, sociali ed ambientali, proprio perché sfidanti, temprano il carattere e aiutano a sviluppare particolari capacità intuitive. Credo che la più grande sfida di oggi, per giovani e istituzioni, sia la ricerca di identità e l’elaborazione di chiavi interpretative della realtà, che non ripieghino sul nichilismo e anzi siano in grado di ripensare interi paradigmi economici, sociali e sanitari alla luce delle sfide globali che stiamo vivendo”.

Alberto Tassone è cresciuto a Tropea fino a 18 anni. E’ stato atleta semi-professionista dal 2004-2009, ha tre Lauree in Fisica, Matematica applicata alla socio-economia, Sociologia. Da un’esperienza professionale di Statistico, Data Analyst, Ricercatore, Professore universitario,Risk Manager per Rabobank è oggi vice-direttore di una squadra di Finanza per Standard and Poor per la creazione di pacchetti finanziari. Attualmente riconosciuto a livello europeo come uno statistico innovatore e a livello mondiale come un pioniere di sistemi di robotica per la socio-economia. Queste le sue dichiarazioni al nostro giornale al termine della giornata con gli studenti: “Quest’anno è stato un incontro particolarmente intenso, ho notato tanti ragazzi di talento e con grandi capacità comunicative. La classe dei docenti è molto coinvolta nel responsabilizzare e dare input agli studenti, dimostrando un vivo interesse per lo sviluppo dell’individuo. In generale una grande atmosfera di positività e lavoro per lo sviluppo della persona a 360°”.

Semel scout, semper scout

ieri sera bellissima riunione con il Clan Harvest del Gruppo Scout di Tropea. Abbiamo dialogato con grande profondità su molti temi: le difficoltà del confronto intergenerazionale, le inquietudini ed opportunità del futuro in quest’epoca di grandi cambiamenti, l’importanza dell’impegno civico e politico, della nostra esperienza scout e della scelta del servizio verso la collettività. Ho risposto a tutte le loro domande e curiosità, ma soprattutto ho ascoltato. 

I giovani hanno bisogno di testimoni credibili, ma ancor più di attenzione e ascolto. Bisogna trovare il coraggio di ascoltarli nel profondo. E non esaltare il cinismo o le brutture del mondo, perché per quello basta già la realtà che loro comprendono benissimo. Dobbiamo, invece, AVERE il CORAGGIO di testimoniare loro la GIOIA e la SPERANZA di una società possibile, migliore. Lascia il mondo un po’ meglio di come l’hai trovato…diceva Baden Powell e forse lo stiamo già facendo ciascuno con i propri mezzi.

Grazie di cuore per questo invito ed anche per avermi regalato un nuovo fazzolettone, a cui tenevo tantissimo!